Accorinti dopo un anno concede il bis: il sindaco di Messina anche questa mattina ha sventolato la bandiera della pace tra i militari ai piedi della statua del Milite Ignoto nel giorno dell'Unità Nazionale che è anche la Giornata delle Forze Armate.
Si replica, così, un 4 novembre che già nel 2013 non era passato inosservato. Anzi, l'episodio tenne banco per diversi mesi, spaccando l'opinione pubblica sull’atteggiamento dell’uno e dell’altro (il comandante interregionale dell’arma allora lasciò la piazza anzitempo).
365 giorni sono passati e la ricorrenza di ripropone, stesso luogo, stessi protagonisti. E insieme con il primo cittadino, c'erano anche i consiglieri comunali, che hanno srotolato un lunghissimo striscione tricolore, e una ventina di attivisti di rappresentanti di Cambiamo Messina dal basso con il vessillo arcobaleno.
I rappresentanti istituzionali presenti non hanno risposto al gesto di Accorinti ma alcuni consiglieri comunali hanno esposto la bandiera italiana, irritati dall'atteggiamento del sindaco pacifista. "E' il momento di prendere in considerazione l'opportunità di ridurre i costi per gli armamenti e investiti - ha affermato Accorinti - magari nella scuola o nel sociale, non penso ci sia niente di male a parlare di Pace durante questa gionata".
Con un comunicato ufficiale di palazzo Zanca il sindaco Accorinti aveva invitato tutti i primi cittadini della provincia "ad unirsi in un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria ed in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia la bandiera della pace”.
Oggi in Campidoglio è stata esposta la bandiera della pace: il sindaco Marino, con questo gesto altamente simbolico, ha così voluto raccogliere l'appello di Renato Accorinti, sindaco di Messina, a celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale con un monito contro tutte le guerre. "La pace è un bene supremo - ha dichiarato Marino - e oggi, oltre a ricordare quanti sono caduti per la libertà del nostro Paese, vogliamo trasmettere il valore dell'amicizia e della solidarietà tra i popoli, per evitare nuove tragedie come quelle che hanno segnato il secolo scorso. Davanti alle guerre che anche oggi tormentano il nostro pianeta - prosegue - abbiamo il dovere di far sentire più forte la nostra voce. Una piccola ma significativa testimonianza è anche innalzare la bandiera della pace sulla casa di tutti i romani e di tutte le romane", ha concluso il sindaco.