È l’unico quartiere che il centrosinistra è riuscito ad aggiudicarsi. un colpo grosso perchè anche qui era il centrodestra a partire con i favori del pronostico. Invece Matteo Grasso l’ha spuntata, per così dire, alla vecchia maniera. Meno social e più porta a porta per convincere i cittadini della IV municipalità della bontà della sua offerta.
Ma il “quarto” è anche l’unico dei sei che è riuscito a portare in Consiglio circoscrizionale ben tre donne su otto posti a disposizione. Il nono è andata al miglior candidato presidente fra gli sconfitti: Nicola Lauro del centrodestra.
Era una sfida a quattro quella per la presidenza della circoscrizione nel cuore della città. Quello che viene definito il salotto buono della città, ma che comprende anche aree che sono periferiche per il loro stati di degrado.
Grasso, 40 anni, avvocato, ha vinto la competizione ottenendo 6.810 voti cioè il 40.09%. Alle sue spalle è Arrivato il vicepresidente uscente del centrodestra Nicola Lauro. Per lui i voti sono stati 5.960, ovvero il 35,08%. Al terzo posto un’altra uscente del consiglio di circoscrizione: Santina Manganaro che difendeva i colori di Sicilia Vera. L’unica donna candidata alla presidenza di uno dei sei quartieri è arrivata a quota 3.771 cioè il 22,2% e per un soffio è rimasta fuori anche come consigliere. A chiudere la sfida è stato Lillo Valvieri, il parrucchiere con l la passione per la politica che però non è andato oltre i 445 voti, cioè il, 2,6%.
Azione ed ascolto Matteo Grasso si è fatto le ossa con due mandati da consigliere di quartiere. Lui nel quarto ci è nato e cresciuto, ma nel centro storico, ma a Piazza San Vincenzo.
La sua sfida ha preso forma man mano che passavano i giorni di campagna elettorale.
«Dall’inizio dell’attività ho avuto la percezione che ce la potessimo fare. Sentivo che aumentava il consenso giorno dopo giorno. Non ho fatto campagne sui social network, perchè volevo che le persone mi conoscessero, capissero le mie idee, e così ho battuto a tappeto il territorio».
Sarà l’unico presidente del centrosinistra, in un quadro in cui il centrodestra ne ha “promossi” quattro ( al secondo, terzo, quinto e sesto) e Sicilia Vera ha centrato l’obiettivo al primo quartiere. Un dato, questo del successo del centrosinistra che ha spostato i pronostici dei più, forti della precedente esperienza di Alberto De Luca.
«Non so se è un dato in controtendenza, ma quello che so – analizza Matteo Grasso – è che tutta la squadra si è battuta per il successo e per il mio nome. Partito democratico. Movimento cinque stelle, Articolo Uno, Coalizione Civica m hanno appoggiato senza tentennamenti e il risultato si è visto. Devo dire che la coalizione ha avuto molto voto disgiunto da parte di elettori che hanno scelto consiglieri del centrodestra o di Sicilia Vera ma poi hanno messo la croce sul mio nome».
Le operazioni di verifica dei voti, di rilettura dei verbali, è iniziato, di fatto, lunedì scorso dopo che la commissione del seggio unico centrale aveva completato il complesso lavoro per la proclamazione del sindaco e poi del consiglio comunale. Nella stanzetta dell’ex gruppo di Sicilia Futura, il magistrato Daniele Madia e il presidente della prima sezione Mario Siracusa, con il resto dell’ufficio, hanno concluso ieri sera i calcoli e verbalizzato i nomi dei nove consiglieri. Stamattina è prevista la proclamazione degli eletti. Passerà però almeno una settimana per la prima convocazione del nuovo consiglio circoscrizionale.
«La prima cosa che vorrei realizzare – dice il presidente Matteo Grasso – è legata al degrado. Ci sono luoghi abbandonati anche in pieno centro. Penso alla zona di via Quod Quaeris, del Torrente Trapani o di Montepiselli. Vorrei che uscissero da quello stato abbandono. Credo che serva maggiore attenzione in questa zona».
La prospettiva e l’impegno cambia se si guarda al medio lungo periodo.« Se il degrado può essere il primo impegno, quello a cui dedicare più tempo e che vorrei fosse l’impronta del nostro passaggio nei prossimi cinque anni è quello dell’eliminazione delle barriere architettoniche nel nostro quartiere. Non ci facciamo quasi caso, ma per chi non ha una mobilità ordinaria sono ostacoli insormontabili. Un altro segno che vorrei lasciare nel quinquennio è legato al turismo. Dobbiamo agevolare chi viene in città, servono percorso guidati. Ne vedo troppi girare senza una meta».
Il tema del decentramento è centrale anche nel quarto quartiere. L’autonomia di spesa per alcune materie è un sogno per i quartieri da diversi anni. «Ne avremmo davvero bisogno – dice Grasso – e mi auguro che stavolta si parta».
Un altro tema che farà discutere nel prossimo quinquennio sarà quello della mobilità, con la prospettiva di realizzare 4 grandi ztl fra Boccetta e Villa Dante. «Vorrei sentire residenti e commercianti per sapere cosa ne pensano prima di assumere una qualsiasi posizione – dice Matteo Grasso che, a proposito di esercenti aggiunge – Mi farò carico di partecipare alla nascita di un centro commerciale naturale per spingere più messinesi a preferire i negozi fisici a quelli on line».
I nuovi consiglieri
La nuova Aula parte da un grande equilibrio: 4 consiglieri del centrosinistra, altrettanti al centrodestra e uno a Sicilia Vera. A sinistra spiccano i 695 voti di Cristina Costanzo ( Lista PD con 1732 voti). La preside è stata la più votata della Circoscrizione. Brinda al terzo mandato consecutivo Renato Coletta che l’ha spuntata nella lista di Coalizione Civica. Per lui 378 preferenze e 1315 di lista. La compagine di “Franco De Domenico Sindaco“ (1259 voti) ha promosso Gianmarco Luzza (306), mentre il M5s (968) “passa” con Gabriele Ferrante ( 278). Un seggio questo strappato per 24 voti a Sicilia Vera e alla candidata presidente Manganaro. Il gruppo legato a De Luca, invece, manda in Consiglio solo Assunta Cavallaro a cui bastano solo 127 voti in una lista “Con De Luca per Manganaro” che arriva a quota 1648. Nel Centrodestra, c’è Nicola Lauro, secondo classificato dietro Grasso e poi Debora Buda, 604 preferenze in Fratelli d'Italia (1687), Antonio Giannetto (473 preferenze) in Ora Sicilia (1266) anche lui al terzo mandato e infine il giovane Andrea Migliardo (308) con “Croce Sindaco” (971 voti di lista).
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