Sostenuto da cinque liste, Matteo Grasso, è il rappresentante del centrosinistra. Alle spalle un mandato da consigliere nel 2013. Nicola Lauro, con le insegne di Forza Italia, è il rappresentante del centrodestra. Sei liste sono con lui ed è vicepresidente uscente. Santina Manganaro è l’unica candidata donna alla presidenza delle sei circoscrizioni. Tre liste e il supporto di Sicilia Vera di De Luca e Basile. Lillo Valvieri è il vero outsider della competizione elettorale. Viene dall’esperienza dell’associazione “Le vetrine di via Garibaldi”. Una lista omonima lo supporta.
La riqualificazione della zona falcata può essere il marchio del prossimo quinquennio. Cosa ne fareste? Come valorizzarla?
Grasso: «La Zona Falcata è da sempre lo slogan di ogni campagna elettorale, adesso con i fondi del Pnrr potrebbe davvero essere riqualificata. Io riprenderei tutta la Real Cittadella, con interventi mirati alla messa in sicurezza, senza modificare le mura antiche e la renderei libera e fruibile per la comunità, un grande parco urbano da dedicare anche a grandi eventi». Lauro: «Tutta quell'area potrebbe diventare un fiore all'occhiello con locali e strutture ricettive in grado di creare sviluppo. Da poco è stata inaugurata la via Don Blasco, con molte criticità, ma c'è ancora tanto da fare. Il professore Gambino si sta battendo tanto per la creazione di un acquario, il quale porterebbe nuovi posti di lavori ed un flusso turistico notevole». Manganaro: «Dopo un’attenta bonifica, auspico che venga attuata una nuova norma del parlamento che trasferisca la proprietà alla città di Messina. Attraverso un progetto di riqualificazione già nel programma del candidato Federico Basile, che la renderebbe fruibile ai turisti incentivandone le attività culturali che possono essere realizzate grazie alle potenzialità che l’area possiede». Valvieri: «La zona falcata deve diventare un vero e proprio brand territoriale di identificazione di Messina e dei messinesi. Serve un disegno unitario della che passi per i poli storici della Real Cittadella, della Lanterna del Montorsoli e del forte San Salvatore. Si potrebbe creare il più importante parco archeologico della Sicilia, oltre un polo per l’innovazione e per la cultura e tanto verde per giovani e adulti. Mi affiderei ai migliori progettisti per costruire quella che oggi è una suggestione e che invece può diventare una splendida realtà».
Il piano generale del Traffico prevede la nascita di ztl in tutto il centro con divieto di transito in diversi orari per i non residenti. Cosa ne pensa di questa soluzione?
Grasso: «Bisogna disincentivare l’uso delle auto, ma prima di chiudere una strada bisogna avere i parcheggi di interscambio. Villa Dante, il fosso di Via La Farina, il cavalcavia e il Cavallotti, non sono sufficienti, bisognerebbe costruire un grande parcheggio multi piano al Tirone nel terreno dei Frati minori, per ridare decoro a quella parte della Città’ abbandonata, e per dare ai lavoratori e agli utenti di Tribunale e Università la possibilità di lasciare la propria auto». Lauro: «Le Ztl per Messina sarebbero una novità, e sconvolgerebbero le abitudini dei messinesi, ma assolutamente necessaria. Immagino un centro Ztl dal viale Europa fino al viale Boccetta. Sicuramente dopo un periodo di ambientamento questa misura porterà solamente benefici a tutti». Manganaro: «Non ritengo che il Pgtu preveda tali restrizioni in maniera esasperata poiché è stato impostato dalla precedente amministrazione armonizzando con il Pums e il Pup. Questa armonizzazione consente di poter programmare delle zone a traffico limitato salvaguardando gli aspetti ambientali, commerciali e turistici». Valvieri: «Messina deve uniformarsi alle più importanti realtà metropolitane italiane. Sono favorevole a una zona pedonale permanente ma non che sia la chiusura di due strade come altre amministrazioni hanno pensato. Bisogna che ci sia un centro vero, oserei dire letterario, ma sono necessari anche i parcheggi limitrofi per chi non risiede nelle zone chiuse al traffico.
Messina e il crocierismo. Si può migliorare l’accoglienza? Come?
Grasso: «Bisogna costruire una sopraelevata, come nel porto di Genova, che conduca i croceristi dal porto all’area pedonale del duomo, un ponte a vetri dotato di ascensori, che consenta ai turisti di avere come primo impatto un’area pedonale sicura. Farli accomodare in un’area di pace che li faccia sentire al sicuro». Lauro: «Il crocierismo è una risorsa da valorizzare in modo diverso rispetto ad oggi. Messina ha la peculiarità di avere il porto al centro della città, è inconcepibile farsi sfuggire i turisti verso altre destinazioni. Serve un coinvolgimento da parte di tutte le istituzioni per creare dei percorsi turistici, i quali vengano sponsorizzati sulle navi. Così come serve un maggiore coinvolgimento dei commercianti affinché siano parte attiva del processo, facendo di tutto perché i croceristi spendano nelle loro attività». Manganaro: «Assolutissimamente sì tenendo conto che, allo stato, l’offerta turistica per i croceristi viene promossa a bordo delle navi e non a terra. La proposta è quella di far sì che almeno il 50% dei turisti che sbarcano in città visitino effettivamente Messina, adottando un sistema con cui applicare incentivi in sinergia con l’autorità di sistema, le compagnie di navigazione e gli agenti marittimi». Valvieri: «Migliorarne l’accoglienza è doveroso. Bisogna costruire percorsi turistici che possano dare sbocco agli esercenti locali di creare cash flow grazie ai turisti e bisogna dare agli stessi turisti quelle attrazioni che in città esistono ma che non sono menzionate nei percorsi turistici tradizionali».
Se avesse un milione di euro da poter spendere per il suo territorio, cosa farebbe prima di ogni altra cosa?
Grasso: «Abbatterei tutte le barriere architettoniche creando, in tutto il quartiere, passaggi per disabili e per carrozzine per bambini. In modo tale da consentire a tutti di muoversi agilmente. Inoltre proporrei di iniziare una tradizione. Un presepe vivente nel Castel Gonzaga, una manifestazione che valorizzerebbe la struttura e creerebbe una tradizione culturale che nel centro storico manca da troppo tempo». Lauro: «Vorrei che la circoscrizione sia assolutamente fruibile ai disabili, perché è giusto che essi siano liberi di muoversi in autonomia. Tanto è stato fatto dal Presidente De Luca, ma ancora c'è tanto da fare. E poi investirei tutto il resto in pulizia e decoro, eliminando tutte le brutture che ci sono in giro. Non è possibile avere in pieno centro pali arrugginiti, fioriere abbandonate e quant'altro, segno di una città trascurata». Manganaro: «Avendo a disposizione una somma così cospicua, vista la mia esperienza da consigliere circoscrizionale, opterei per concentrare la spesa in quei rioni posti ai confini territoriali che spesso sono tenuti in secondo piano, garantendo così maggiore attenzione ai servizi offerti, non tralasciando l‘importante progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio». Valvieri: «Una Gardaland dello Stretto. Un parco giochi molto grande che funga da attrattiva per milioni di turisti e che possa agevolare anche i messinesi con le loro famiglie nella ricerca della felicità».
Se dovesse dare un voto da uno a dieci ai servizi offerti dagli uffici della sua circoscrizione, quale darebbe? E quale servizio vorrebbe aggiungere?
Grasso: «Il personale della IV circoscrizione, trovandosi in Via dei Mille, da sempre ha un’utenza maggiore rispetto alle altre circoscrizioni, e nonostante questo, riesce sempre ad essere efficiente, il mio voto è 8. Il servizio che vorrei aggiungere è la presenza di un assistente sociale comunale che si faccia carico delle richieste dei cittadini». Lauro: «I servizi offerti dalla IV Circoscrizione sicuramente andrebbero implementati. Sarebbe opportuno che gli uffici dessero la possibilità ai cittadini di fare le carte d'identità. Però voglio evidenziare che i dipendenti lavorano in condizioni non ottimali ed ai quali va un plauso per l'abnegazione ed il coraggio che mettono tutti i giorni». Manganaro: «In considerazione dell’esiguità di personale a disposizione darei un bell’8 a quei dipendenti che, nonostante le criticità logistiche, continuano a dare continuità ai servizi. Occorre seguire la strada intrapresa in questi ultimi anni, dove la digitalizzazione dei servizi anagrafici ha consentito un incremento di lavoro di back office a favore della riduzione di servizi allo sportello. Questo nel tempo ci consentirà di poter offrire maggiori servizi di segretariato sociale». Valvieri: «Darei 5, non di più. Al momento non c’è la sufficienza perché si può e si deve molto migliorare. I servizi da aggiungere fanno parte del mio programma. Migliorare i servizi dell'urbanistica, che spesso si arenano per anni. Arte, bellezza, cultura, verde e innovazione sono i cinque capisaldi della mia missione governativa se verrò eletto Presidente della IV Circoscrizione».