
Dalle pagine allo schermo, il nuovo personaggio creato dalla penna della scrittrice messinese Alessia Gazzola, dopo il medico legale Alice Allevi de «L’Allieva», approda dal 30 marzo su Rai1 in quattro prime serate, con una storia fra dramedy, commedia sentimentale e giallo. «Costanza» – tratta dalla trilogia pubblicata da Longanesi tra il 2019 e 2022 e ispirata al primo libro della serie «Questione di Costanza» – ci porta nel mondo della paleopatologia, narrato attraverso la storia di Costanza Maccalè, che ha il volto e i capelli rossi dell’attrice palermitana Miriam Dalmazio.
Una madre single che da Messina (presente nelle scene iniziali con una ripresa di repertorio su Piazza Duomo e Zona Falcata, mentre interni ed esterni sono stati realizzati nei pressi del porto di Civitavecchia) si trasferisce con la piccola Flora (Elena Sophie Senise) a Verona, per partecipare ad una ricerca del Dipartimento di Paleopatologia dell’Università, nel team del prof. Melchiorre (Franco Castellano): ricostruire la storia di Selvaggia di Staufen (Bianca Panconi), figlia illegittima di Federico II di Svevia (Kaspar Capparoni).
Gazzola ha raccontato in conferenza stampa l’idea, nata per caso, ascoltando la notizia di un team di paleopatologi arrivato a Verona per indagare sulla morte di Cangrande I della Scala e riflette su come l’Italia sia «una miniera d’oro di racconti e possibilità».
La vicenda della figlia del sovrano su cui indaga Costanza si rivela speculare alla sua vita: nella città degli innamorati lei rivedrà Marco (Marco Rossetti), la passione di una notte da cui era nata Flora, e svilupperà al contempo un sentimento ricambiato con l’affascinante collega filologo Ludovico (Lorenzo Cervasio).
Storia e personaggio hanno rappresentato una vera sfida tanto per Dalmazio che per il regista Fabrizio Costa (già regista di seconda e terza stagione de «L’Allieva»). «All’inizio mi sono molto ritrovata nel personaggio di Costanza – ha detto l’attrice – siciliana e coi capelli rossi come me. Poi ho scoperto che è una matta, unica e particolare nelle sue scelte. Sa essere normale e fuori dagli schemi, tanto nelle scelte professionali che in quelle sentimentali. È spesso poco lucida, incasinata, imperfetta. Nella maternità è molto presente, dolce e accogliente, ma deve fare economia di emozioni». Una donna che dopo l’incontro con Ludovico riscopre una femminilità mai sopita, divisa tra Eros e Thanatos, come ha osservato Costa scherzando con un teschio sul set. «Una bellissima immagine – prosegue – perché riesce ad unire questi due fuochi, provando amore per quelle ossa che rappresentano tutto di una persona, la sua memoria genetica».
Messina è presente anche con l’ex Miss Italia Giulia Arena, interprete di Federica, storica fidanzata di Marco: «Ciò che mi ha stupito di lei è la sua scelta di mettere al primo posto una bambina che non è sua figlia, preservandola e tutelandola anche a prescindere dalla solidità del rapporto con Marco. È un’antagonista che rinuncia ad essere tale, rendendo difficile la posizione di Marco e instaurando con Costanza un rapporto di sano confronto».
Produzione Rai Fiction e Banijay Studios Italy; nel cast anche l’attrice palermitana Eleonora De Luca, Caterina Shulha, Davide Iacopini, Alessandro Cremona e Federico Calistri.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti