Spalle voltate alla Tv di Stato. Oltre ad essere offesi si sentono presi in giro gli strombolani e per questo hanno deciso di non vedere la fiction “'Sempre al tuo fianco”, andata in onda (prima puntata) ieri sera su Rai 1. I dodici episodi, ispirati a fatti realmente accaduti che hanno visto protagonisti gli uomini e le donne della Protezione Civile, ruotano intorno alla figura di Sara Nobili (Ambra Angiolini), responsabile del Rischio Vulcani a Stromboli.
L’isola però ha pagato a caro prezzo le riprese del film con quell’incendio del maggio 2022 che carbonizzò la montagna e ha prodotto conseguenze devastanti per la già difficile vivibilità di chi risiede in maniera permanente in quei luoghi, straordinari d’estate, complicati nel periodo invernale.
Un’offesa che è stata rappresentata in tutte le sedi quando si è appresa la volontà della Rai di mandare in onda la fiction. Alla fine la Rai ha deciso di non fermarsi perché – come ha affermato qualche giorno addietro il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo (che ieri è rimasto in silenzio nonostante una nostra precisa richiesta di dichiarazione), «la Rai per legge può fare quello che vuole» aggiungendo però che «dal punto di vista del metodo e dell’opportunità di procedere, senza la condivisione da parte dei cittadini, è un'altra cosa».
Più diretta la Pro Loco dell’isola che oltre ad invitare tutti a non vedere la serie, ha chiesto che «non si faccia pubblicità» sul prodotto televisivo che ha lasciato «ferite aperte» sull’isola e distrutto uno degli scenari più belli al mondo, attaccando pure i protagonisti che «non hanno avuto il coraggio civile di venire a vedere il disastro che hanno fatto e dimostrare la loro solidarietà».
Nel dibattito si è inserita anche la politica. La senatrice messinese Dafne Musolino definisce «inaccettabile» la decisione della Rai ricordando che proprio l'ad Sergio «su mia sollecitazione si era impegnato a non programmare la fiction finché la situazione non si fosse chiarita».
«Gli isolani non hanno dimenticato quanto accaduto nel 2022 - spiega l'assessora alla Comunicazione del Comune di Lipari, Carolina Barnao -. Durante la riunione ad aprile la popolazione ha chiesto fortemente che non venisse mandata in onda la fiction fino all'accertamento delle responsabilità. Non è tanto una questione giudiziaria ma di opportunità. Gli strombolani e chiunque ami l'isola hanno manifestato in tutti i modi il proprio dissenso».
Alcuni operatori turistici dell’isola invece ritengono che «la messa in onda della fiction possa fungere da volano pubblicitario per Stromboli con un ritorno nel tempo in termini di presenze turistiche. Insomma un investimento a lungo termine».
Il presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono, invece nell’evidenziare con amarezza che «a nulla è servita la presa di posizione del presidente della Regione, Renato Schifani, che aveva compreso il sentimento degli eoliani e sottolineato l’incoerenza di una fiction nata per esaltare la Protezione Civile, ma che ha finito per arrecare danni significativi proprio al territorio che avrebbe dovuto proteggere», ha tenuto a sottolineare «l’evidente disparità di trattamento: mentre la fiction su Stromboli, nonostante le polemiche e i danni causati, è stata sbloccata per la messa in onda, la fiction dedicata a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e simbolo di accoglienza, rimane inspiegabilmente bloccata da mesi. Questo doppio standard solleva ulteriori interrogativi sulla gestione dei contenuti da parte di Rai. Nelle scorse settimane, avendo appreso di un presunto progetto Rai di promozione dell’isola di Stromboli, abbiamo richiesto - conclude Del Bono - di riceverne una copia per poter contribuire ad amplificarne l’impatto positivo. Tuttavia, restiamo ancora in attesa di una risposta».
Caricamento commenti
Commenta la notizia