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Roberta Caruso, l’insegnante messinese che stasera sogna di vincere Bake Off

«Il mio primissimo obiettivo quando ho scoperto di far parte del cast era quello di far conoscere la Sicilia e in modo particolare la Sicilia orientale. E posso ritenermi soddisfatta. È stato un onore per me rappresentare i siciliani e trasmettere quelle emozioni che la nostra terra ci dà quotidianamente». Il tempo è quasi scaduto. La finale è vicina e Roberta Caruso, volto noto e amatissimo dello storico collegio "Sant’Ignazio" di Messina sa che non bisogna abbassare la guardia. Sta per calare il sipario di questa stagione di "Bake Off Italia", in onda su Real Time questa sera alle 21.15. E tutta la Sicilia tifa per la nostra concittadina: «Ripensando al percorso appena trascorso – racconta Roberta – e non ancora concluso resto ancora fortemente incredula. Sono una pasticcera amatoriale al 100%, non ho mai fatto un corso di cucina, né una scuola di pasticceria. E riuscire ad andare avanti e a poter toccare con mano il mio sogno è qualcosa a cui non credevo. Bake Off mi ha regalato la possibilità di sognare a occhi aperti e vivere emozioni che mi hanno segnata e che custodirò sempre dentro di me».

L'adrenalina costante, il vivere distanti da casa, il desiderio di far bene per non deludere le aspettative dei giudici e di te stessa fanno sì che tutto viene amplificato all'ennesima potenza. Insomma, è una gara di cucina, ma davanti allo spettatore ti metti nelle condizioni di gareggiare con te stesso e scoprire soprattutto lati che non pensavi di avere. E ora, che siamo quasi alla fine della corsa, resta tanto alla super prof: «Sono ancora incredula – continua – nel leggere la parola "finale". Ho lottato con tutta me stessa, ho studiato tanto, mi sono messa in discussione, ma soprattutto mi sono messa in gioco. E oggi più che mai, mi dò da sola una pacca sulla spalla e mi dico: "Brava Roberta, ce l'hai fatta a raggiungere il tuo sogno"». Le difficoltà ci sono state e tanti sono i ricordi: «Gli aneddoti? Ogni puntata, sostanzialmente, ne aveva uno. Ma le emozioni più forti le ho vissute sicuramente durante la decima puntata, quando in maniera del tutto inattesa ho trovato dietro al bancone mia sorella Cinzia, giunta in un momento in cui mi sentivo molto fragile e vulnerabile, ma soprattutto sola dopo l'eliminazione di Davide Cavasin, mia spalla durante le puntate precedenti. Un'altra puntata che conserverò per sempre tra i ricordi più belli è stata quella in esterna, dove, guidati da un astronomo di fama mondiale, abbiamo osservato col telescopio del monte Bondone i pianeti del sistema solare riprodotti il giorno successivo al Muse di Trento. Proprio in quell'istante ho vissuto le mie due passioni, insieme: la storia e la pasticceria. L'emozione già prevista della finale è stata ancor di più amplificata dalla visita di mio papà Tindaro e nel backstage della mia mamma Luisa, che mi hanno raggiunta in puntata per ribadirmi quanto sono fieri di me». E la fierezza cresce considerando che Roberta porta alto anche il nome delle donne: «In più occasioni – sottolinea – ho manifestato profonda delusione amarezza dettati dal fatto che i miei compagni volessero una finale tutta al maschile. Ho protestato, ho manifestato il mio pensiero e spesso sono entrata in contrasto. Non è stato un percorso semplice soprattutto nelle ultime puntate ma avrei raggiunto il mio obiettivo a prescindere da tutto e tutti. Ciononostante ho collaborato con gli altri e quando li vedevo in difficoltà, senza pensarci su due volte correvo ad aiutarli. Volevo trasmettere il messaggio che non bisogna mai arrendersi ma soprattutto che non bisogna mai farsi rubare la speranza. Da donna insomma mi gioco la finale – conclude – a nome di tutte le donne. Con in mezzo ed infinito onore in finale non porto solo la mia femminilità ma anche la mia sicilianità».

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