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“Munich games”. Il ricordo di un incubo

Da oggi su Sky a 50 anni dall’attentato

I Giochi di Monaco ’72 sono stati un vero incubo, passati alla storia per l’attentato che portò alla morte di undici atleti israeliani uccisi, dopo essere stati sequestrati da un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero. Un dramma che rivive oggi, dopo cinquant’anni, nella produzione Sky Original tedesco “Munich games” in onda da oggi in esclusiva su Sky e in streaming su Now.
Creata e scritta da Michal Aviram - l’autrice della serie di successo “Fauda” - è composta da sei intensi episodi, ed è ambientata nella Monaco di Baviera del 2022. In occasione dell’anniversario dell’attacco, la città ospita un’amichevole dall’alto valore simbolico, una partita di calcio fra una squadra di Tel Aviv e una squadra del posto. Ma la tensione è altissima, le implicazioni e i rischi a livello politico lo sono ancora di più e tutti gli occhi del mondo sono puntati sulla partita.
Nella sceneggiatura di “Munich games”, ad Aviram si affianca Martin Behnke mentre Philipp Kadelbach (“Noi”, “I ragazzi dello zoo di Berlino”, “Profumo”) dirige tutti e sei gli episodi. Al centro del racconto sul piccolo schermo seguiremo gli sforzi dei due agenti – uno israeliano e l’altro tedesco – che si trovano a collaborare per sventare la minaccia di un nuovo attacco terroristico che avrebbe conseguenze irrimediabili. La polizia e i servizi segreti di entrambe le parti sono in allerta per garantire la sicurezza dell'evento, tuttavia, quando Oren Simon - un agente del Mossad di stanza a Berlino, interpretato da Yousef Sweid - intercetta un messaggio in un forum del dark web, pochi giorni prima della partita, verrà affiancato da Maria Köhler (Seyneb Saleh), un’agente della polizia criminale di stato tedesca (Lka) di origini libanesi, disposti a tutto pur che la storia non si ripeta.
Fra gli interpreti alcuni volti noti del cinema e della tv tedeschi, fra cui Seyneb Saleh (“Toubab”), Yousef Sweid (“American assassin”), Sebastian Rudolph (“Stalingrado”) e Dov Glickman (“Shitsel”).

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