
La crisi del Messina continua a tenere banco ed è diventata di fatto una questione politica. Lo sa bene il sindaco Federico Basile, che dopo la manifestazione dei tifosi di giovedì scorso e l'incontro coi rappresentanti della squadra, ha continuato a cercare una soluzione che perlomeno permetta all'Acr di rispettare le scadenze federali di mercoledì 16 aprile. Qualche giorno fa accennavamo a un eventuale asso nella manica, che il primo cittadino dovrà decidere se calare. Di cosa si tratta? Tramite l'avvocato Fabrizio Gemelli, presidente di Arisme, è stato coinvolto l'imprenditore Francesco Barbera, il quale si è fatto promotore di attivare una serie di contatti per raccogliere la cifra necessaria da versare sul conto del club destinato al saldo di stipendi e tasse. Incontri ci sono stati ieri e stamattina, con l'adesione di 3-4 realtà locali alle quali se ne dovrebbero aggiungere altre per chiudere il cerchio, secondo un piano individuato, al quale in qualche modo potrebbe partecipare a sorpresa anche il socio di minoranza Pietro Sciotto. Ma ci sono, neanche a dirlo, dei però.
La "fumata", infatti, si conoscerà nel pomeriggio, dopo un incontro programmato per entrare a fondo della situazione su un piano meramente operativo e pratico. Tradotto: come fare ad arrivare i soldi ai giocatori "transitando" tra i conto correnti e soprattutto se possa avere un efficacia reale questa operazione nell'ottica del salvataggio del club rispetto alle penalizzazioni che potrebbero essere comminate. Non solo nel caso del mancato saldo dei circa 300mila euro necessari per stipendi e contributi (non vi è certezza infatti se eventuali sanzioni graverebbero sul campionato in corso o sul prossimo). Ma ci sono anche gli 1-2 punti di penalizzazione che "ballano" in merito alle certificazioni di solidità che la nuova proprietà avrebbe dovuto produrre dinnanzi alla Coaps (commissione Covisoc), che potrebbero comunque rendere vana la corsa della squadra verso i playout e di conseguenza la cifra raccolta in questa operazione di salvataggio. Le riflessioni sono dunque di natura prevalentemente tecnica, con l'ultima parola che a questo punto spetterà a Basile che si è reso promotore dell'iniziativa. In attesa di soluzioni definitive, che passanno dall'attesa delega a cedere nella mani di Stefano Alaimo per conto di AAD Invest.
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