Paralimpiadi di Parigi, la judoka messinese Carolina Costa punta con decisione a una medaglia “importante”
L’obiettivo è chiaro: alle Paralimpiadi di Parigi, la judoka messinese Carolina Costa punta con decisione a una medaglia “importante”. Messo alle spalle il grave infortunio al ginocchio, che ne aveva messo a rischio la partecipazione alla manifestazione a cinque cerchi, l’atleta peloritana punta a migliorare il bronzo conquistato a Tokyo 2020, confermando il primo posto ai mondiali di Birmingham nel 2023 e di Baku nel 2022. Una fase di carriera ricca di soddisfazioni per Carolina Costa: «L’ultimo periodo - dice nell’intervista concessa anche al Comitato Italiano Paralimpico - è stato un susseguirsi di grandi risultati, un percorso costante dopo Tokyo. Il mio obiettivo è tornare a calpestare il tatami e poi anche il podio, migliorando quel terzo posto: in Giappone mi sono dovuta accontentare della medaglia di bronzo, quindi ora cercheremo di salire qualche gradino in più». Il superamento del problema al ginocchio, dopo tanta fisioterapia nei migliori centri specialistici d’Italia, conferma la grande resilienza e il carattere di Carolina Costa, incapace di arrendersi di fronte agli ostacoli: «Un infortunio arrivato nell’ultimo torneo di qualificazione che, tra l’altro, avrei potuto anche non fare perché ero già qualificata. Solo che volevo testare gli avversari e il livello del lavoro che avevo svolto fino a quel momento. Mi sono dovuta sottoporre a un intervento chirurgico, ho pensato che fosse finita lì - continua la judoka messinese - e che la strada verso Parigi si fosse interrotta, ma subito è scattato in me un meccanismo di “rinascita”, di voglia di dovercela fare, perché non volevo farmi sfuggire questo sogno e dovevo farlo diventare realtà. Mi sono detta che potevo farcela anche stavolta: nella vita ne ho superate tante e questa era solo una cosa in più. E così è stato, Carolina ce l’ha fatta anche questa volta!» Un carattere forgiato dallo sport quello di Carolina Costa che è reduce dal training camp di Valencia, in Spagna, con i compagni di Nazionale Valerio Romano Teodori, Dongdong Camanni, Simone Cannizzaro e Matilde Lauria. Figlia d’arte, il padre è il compianto maestro Franco Costa, la madre è Katarzyna Juszczak, protagonista alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e Atene 2004, Carolina ha trovato nella sua disciplina quelle basi utili anche nella vita di tutti i giorni: «Un percorso formativo agli ostacoli e alle avversità della vita. Aiuta sul piano emotivo e della personalità, perché il judo prepara anche all’autocontrollo, ma in generale lo sportivo conduce una vita diversa, più ricca, con meno paure e incertezze». Carolina Costa gareggerà alle Paralimpiadi di Parigi sabato 7 settembre nella categoria “J2 +70kg” che raggruppa gli atleti ipovedenti con basso residuo visivo. Al mattino, dalle 9,30, sono in programma i round preliminari, mentre le finali scatteranno alle 15,30.