Gruppo giovane e ancora incompleto quello del Messina, ma sicuramente compatto e ricco di entusiasmo. Ingredienti che, da soli, non possono certo bastare in un campionato competitivo come quello di Serie C, ma che fin qui hanno permesso ai ragazzi di Modica di allenarsi in un clima sereno, grazie soprattutto all’apporto degli uomini più esperti come Marco Firenze, uno dei ragazzi di maggior valore della rosa allestita dal direttore sportivo Domenico Roma.
A meno di una settimana dal debutto di Cerignola, la curiosità di vedere all’opera questo nuovo Messina, cresce anche per lo stesso Firenze: «Vogliamo capire a che punto siamo e cosa saremo in grado di fare. Le prime partite sono un po’ un punto di domanda per tutte le squadre, però noi arriveremo al debutto sicuramente pronti, anche se avremo qualche defezione a livello di organico. Non sarà un problema, perché abbiamo un gruppo di venti ragazzi che si stanno allenando forte tutti i giorni, cercando di fare quello che chiede il mister».
Eppure sono almeno un paio i tasselli che mancano allo scacchiere di Giacomo Modica: il terzino sinistro “titolare” (soap opera Brogni chiusa) e la punta centrale, con il cerchio ormai stretto attorno al nome di Vincenzo Plescia. Intanto sono diventati anche ufficiali la separazione da Carmine Iannone, tornato alla Paganese, e l’arrivo di Domenico Franco, che ha firmato un biennale. Proprio l’ex Lucchese e Firenze saranno le chiocce di un centrocampo giovane, nel quale alcuni elementi sono tutti da scoprire nel contesto professionistico, seppure abbiano referenze importanti come Buffa, Frisenna e Scafetta.
«Sono ragazzi che lavorano con tanta serietà, ascoltando i più grandi e il mister. Sono sicuro che avranno un futuro roseo, ma questo per loro dovrà essere un anno di sacrifici e lavoro, elementi richiesti da questa piazza e dal campionato. Io e Mimmo cercheremo di aiutarli e di essergli da esempio».
Firenze arriva a Messina dopo un’annata non semplice, divisa tra Sestri Levante in D e Sangiuliano in C, dopo anni di alto livello anche tra i cadetti: «Questa è una stagione fondamentale per me, l’anno scorso per motivi personali ho fatto scelte che magari in altri momenti non avrei compiuto. Ho bisogno di fare una grande stagione a livello personale, in una piazza che vive di calcio e ha bisogno di rilanciarsi come me. Sarà un campionato molto difficile, seguo le notizie di mercato, conosco tanti giocatori e le piazze e sicuramente non sarà semplice. Per noi, se riuscissimo a mettere in pratica quello che ci chiede il mister, potrà essere un campionato molto divertente. Poi non so dove potremmo arrivare, perché il calcio è imponderabile e i pronostici non si rispettano sempre. Il mio ruolo? Ho giocato ovunque – ha concluso l’ex della Paganese, Firenze –: da quinto, seconda punta, play, esterno d’attacco, ma sicuramente mi vedo come una mezzala offensiva, perché le mie qualità si esprimono dal centrocampo in su».
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