Voglia di rilanciarsi, di dimostrare il proprio valore e quella fame richiesta da mister Giacomo Modica. È l’identikit di Pierluca Luciani, giovane attaccante, classe 2002, arrivato al Messina poco meno di un mese fa e che con i giallorossi ha lavorato fin dal ritiro in Sila. Si era presentato con ben otto gol realizzati nell’allenamento congiunto in terra calabrese contro la formazione juniores del VE Rende ma, al di là delle reti, aveva mostrato tanta voglia di lottare e di mettersi in evidenza dopo qualche stagione difficile. «Ringrazio chi mi sta dando fiducia perché ho tanta voglia di rilanciarmi e ho tanta fame. Sono stati anni un po' complicati, ma ce la sto mettendo tutta per dare sempre il massimo», ha dichiarato Luciani, prelevato in prestito dal Frosinone, società nella quale è cresciuto, ma soprattutto arrivato in riva allo Stretto dopo le esperienze in serie C con il Monterosi (9 presenze) e con il Siena, in una stagione sfortunata e senza giocare a causa dell’operazione al crociato che lo ha tenuto lontano dal campo. Messina e Luciani, quindi, si sono scelti a vicenda: la squadra di mister Modica ha cercato un ragazzo desideroso di esplodere e l’attaccante ha voluto la piazza peloritana con la convinzione di far vedere tutto il proprio potenziale. Entrambi con la speranza di essersi giocati la carta vincente: «Staff tecnico e compagni credono molto in me – ha sottolineato l’attaccante giallorosso – e pensano che possa fare una bella stagione. Spero di non deludere le aspettative». Magari con la speranza di essere proprio lui quella punta centrale, quel numero 9 che la società e il direttore sportivo Domenico Roma stanno cercando ormai da settimane: «Io spero di non deludere», ha ribadito Luciani, con il sorriso di chi, quel posto al centro dell’attacco, lo desidera fortemente: «Il 9 è un numero importante per squadra e anche per la città. Spero di averlo». Sulle spalle intanto, ma tra un allenamento e un test il giovane attaccante cerca di mettere in difficoltà il tecnico e fare vedere che tipo di giocatore ha a disposizione. «I miei punti di forza sono la conclusione in porta e la capacità di attaccare la profondità. So, però, che devo migliorare ancora tanto per arrivare al top, ma sono anche sicuro che, con l’aiuto del mister, riuscirò a fare sempre meglio». Anche perché l’allenatore giallorosso non risparmia nessuno e proprio i giocatori più offensivi sono spesso quelli più caricati durante i suoi allenamenti. «Chiede tanto a noi attaccanti. Vuole soprattutto che attacchiamo la profondità, di giocare con la squadra e di correre tanto. Non è più come una volta, bisogna correre sempre», ha continuato Luciani che, giorno dopo giorno, prova a fare un passo in più per inserirsi al meglio negli schemi di mister Modica: «Tutti i giorni lavoriamo sulla finalizzazione, con gli esterni che corrono e noi che attacchiamo l’area. Ci lavoriamo tanto e tutti giorni».