Nessuna offerta. Si può riassumere così, in appena due parole, l’ennesima e lunga giornata di attesa, che si è risolta con il solito nulla di fatto. L’Acr Messina resta ancora nelle mani del presidente Pietro Sciotto e la trattativa per la cessione del club è ancora in stand-by. Un’altra giornata è passata e non ci sono state novità sostanziali ma, almeno, si può parlare di un piccolo passo avanti. Dai consulenti del gruppo Sciotto è stata comunicata una valutazione di massima dei debiti, mancano ancora dei documenti che però la attestino. Da qui si dovrebbe passare all’offerta vera e propria che, attesa lunedì, potrebbe arrivare oggi o domani e portare, finalmente, a una svolta nella lunga vicenda del calcio messinese. Ma si continua ad accumulare ritardo e il Messina vive nella totale incertezza. Ad eccezione della figura presidenziale (Sciotto o un eventuale nuovo massimo dirigente), in società manca una struttura dirigenziale (direttore generale e direttore sportivo), una struttura tecnica e, di conseguenza, anche la squadra, ad eccezione di sette calciatori ancora sotto contratto ma che, ovviamente, con l’arrivo delle nuove figure andranno valutate. E così, mentre tutte le società italiane di terza serie pensano ad organizzare e partire verso i ritiri pre-campionato e ad allestire gli organici, in riva allo Stretto la programmazione della stagione 2023/2024 è ancora lontana dall’essere definita.