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Messina, tanto rumore per nulla. Primi rumors: Bonanno (dg) e Minguzzi (ds)

L’attuale proprietà verso la settima stagione dopo il tentativo fallito di passare la mano

L’ultima parola è quella della proprietà, chiara dopo settimane di voci, chiusure, riprese e rincorse in trattative finite con un nulla di fatto. Pietro Sciotto sarà ancora il presidente, andrà avanti. E adesso sono attese le prossime mosse in prospettiva, dopo sei anni di gestione e gli ultimi due tra i professionisti, conclusi con una salvezza raggiunta in extremis, rincorrendo.
Se non vi era fiducia negli interlocutori si sarebbe potuta chiudere molto prima la partita. Evitando di ribadire più volte di non voler iscrivere la squadra, salvo poi farlo. Evitando di chiedere nuovi contatti con i potenziali acquirenti, salvo poi sbattere la porta con decisione. Un diritto di chi sta al timone, ma l’ennesimo dispendio di energie e tempo
Un mese, e oltre, da quando Sciotto ha espresso la propria decisione di cedere per tornare al punto di partenza. Ma con tanti dubbi. Fino all’ultimo, infatti, i consulenti delle parti interessate hanno cercato contatti perché, da una parte, c’era la volontà (o così sembrava) di vendere e, dall’altra, la volontà di acquistare, ma non si è trovato un punto di incontro. L’unica nota positiva è che, finalmente, si è chiusa la questione, pur perdendo un mese.
Ora si deve guardare avanti e, al di là dell’esigenza di avviare subito la programmazione della nuova stagione, si deve lavorare per riportare tranquillità in un ambiente sempre più diviso, tenendo sempre presente che l’unico vero bene comune resta la squadra.
Se è vero, come recita l’ultimo comunicato del club, che «da alcuni giorni è stata avviata la programmazione della nuova stagione sportiva», adesso sono attese le prossime mosse del presidente Sciotto che, pur lavorando alla cessione, cercava di “recuperare” tempo pensando alla soluzione B, cioè al suo settimo anno di gestione.
C’è un Messina da ricostruire: avviati contatti con il messinese Pippo Bonanno che, diversamente dal recente passato da semplice “consigliere”, potrebbe avere un ruolo attivo, anche se non si può dare per scontato che si arrivi all’ufficialità.
Nel ruolo di direttore sportivo ci sarebbero altri profili e il più accreditato potrebbe essere Vincenzo Minguzzi, fino a febbraio al Brindisi che, dopo averlo costruito, ha lasciato per motivi personali prima della promozione. In precedenza ha ottenuti successi anche con Viterbese, Pisa e Grosseto, portato in Serie B. Minguzzi è una figura esperta e ci sarebbe l’interesse di altre società di serie C, come il Mantova (attende la riammissione) o D, ma non sono escluse altre piste.
Altra questione da risolvere e che il Messina si trascina da anni è quella della direzione generale e organizzativa: la società non è mai riuscita a darsi una struttura consolidata ed è mancata, soprattutto, nel settore giovanile, tentando la strada delle collaborazioni locali senza mai riuscire a creare qualcosa di duraturo. Una strada che potrebbe essere nuovamente intrapresa.

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