Tra una settimana il futuro giallorosso sarà più chiaro. Venerdì si esprimerà la Covisoc, poco dopo potrebbe definirsi la vicenda societaria con Sciotto che potrebbe cedere o proseguire l’avventura al timone dell’Acr. Intanto Amara Konate, tra i protagonisti dell’ultima salvezza, ha già lasciato lo Stretto dopo l’ultima gara ufficiale contro la Gelbison, ma segue da lontano le sorti del Messina. Una situazione, quella della società giallorossa, che ha tenuto con il fiato sospeso anche i giocatori che hanno appena vestito la maglia biancoscudata: «Ho sentito alcuni compagni, come Balde, Marino, Catania, Curiale o Grillo perché eravamo preoccupati quando si parlava di una possibile non iscrizione della squadra. Siamo riusciti a conquistare la salvezza, abbiamo fatto tanti sacrifici e si sarebbe perso tutto, sarebbe stato un peccato. Alla fine, però, questo rischio è stato evitato e il Messina è stato iscritto», ha commentato il centrocampista centrale, classe 1999 e originario della Guinea.
In due anni con la maglia giallorossa ha collezionato oltre 50 presenze e una rete, ma per Konate, utilizzato spesso fuori ruolo e al di sotto delle aspettative, non è stato abbastanza: «Posso dire di sentirmi soddisfatto, ma non al 100% perché volevo fare e dare qualcosa di più, ma comunque non è andata male. La squadra è stata sempre unita, tra compagni ci siamo sempre trovati bene, ma all’inizio c’era qualche problema nell’entourage. Noi abbiamo sempre mantenuto tranquillità e siamo riusciti a raggiungere la salvezza».
La svolta, quindi, è arrivata con il cambio di allenatore: «Anche con mister Auteri la squadra era buona, ma avevamo perso la fiducia in noi stessi. In queste condizioni si perdono le partite anche per piccoli errori e, inoltre, in quel momento la fortuna non girava mai dalla nostra parte, c’era paura e tanta responsabilità anche in una squadra con tanti giovani. Poi, con il mercato invernale, sono arrivati giocatori più esperti che hanno portato serenità e mister Raciti ha saputo parlare con i ragazzi. Ci siamo ritrovati, conquistando tanti punti nel girone di ritorno e piano piano ci siamo ripresi».
Adesso le attenzioni sono rivolte anche alle questioni societarie, con una possibile cessione della società, anche se per il centrocampista l’addio del presidente Pietro Sciotto è una sorpresa: «Non lo sapevo e non me l’aspettavo. Lo scorso anno, anche nei momenti più difficili, è sempre stato vicino alla squadra. Ci ha caricato fino alla fine e ci siamo salvati», ha continuato Konate che, con il Messina, ha un contratto in scadenza tra pochi giorni (30 giugno) e dovrà valutare il futuro: «La società mi aveva chiesto di rinnovare, ma alla fine non è arrivata nessuna chiamata al mio procuratore. Finora non solo nulla del mio futuro, vedremo cosa succederà. Mi sono trovato bene a Messina, ma non dipenderà solo da me».
Se ne dovrà parlare con l’attuale società o, eventualmente, con la nuova proprietà, ma al centrocampista, intanto, non mancano le richieste, anche se ovviamente non si sbilancia: «C’è stato qualcosa, ma ancora è presto per dire cosa accadrà. Ci sono alcune società di Serie C, ma non abbiamo deciso niente. A fine mese scadrà il contratto e poi valuteremo il futuro».
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