Messina, è arrivato il giorno della verità. Entro stasera va perfezionata l’iscrizione al campionato
Bocche cucite per tutta la giornata di ieri. Nessuna notizia ufficiale filtrata dall’entourage dell’Acr Messina, chiamate a vuoto nonostante la pioggia di telefonate ai principali protagonisti per sapere, alla fine, se nelle ultime ore è avvenuta l’attesa accelerazione per tenere in vita, tra i professionisti, la società. Nessun comunicato ufficiale, né contatti informali per rassicurare tutti quei tifosi che sperano in un ripensamento finale della proprietà che, a più riprese, dallo scorso 18 maggio, ha ribadito di non volere proseguire, manifestando la volontà di passare la mano. Le trattative sviluppate nelle ultime settimane non hanno portato alla fumata bianca, giudicate inidonee dal presidente Pietro Sciotto, che ha vissuto le ore a ridosso delle scadenze con il conflitto interiore che ha animato spesso questi sei anni di gestione, specie nei momenti più delicati. In questo caso, in simmetria quasi parallela con la scorsa estate, il dilemma è se chiudere tutto e, in qualche modo, anche “vendicandosi” di quella parte consistente di tifoseria che vorrebbe cambiare guida del club, oppure fare ancora un sacrifico. Iscrivendo la squadra, non vanificando tutti gli sforzi profusi sin qui, in termini economici ma anche di speranze e passione. A Sciotto gli si può rimproverare molto in termini operativi e di scelte, ma di certo non lo si può etichettare come un presidente che ha cercato di speculare sui colori giallorossi. Piuttosto lo ha spesso “tradito” e condizionato l’orgoglio, quella voglia matta di rispondere sul campo alle critiche, che magari lo hanno portato oltremodo fuori strada. E nelle ultime ore cosa è accaduto? Oggi lo sapremo, senza possibilità di tornare indietro. Oggi si conoscerà il futuro, anzi il presidente del Messina. Sciotto avrà ottemperato alle prescrizioni federali per potersi presentare in regola al prossimo campionato di Serie C o avrà confermato la volontà di non spendere più per poi continuare ad essere contestato? Quale sarà la linea adottata? Tutto passa da questo bivio, professionismo o nuovo fallimento? Il resto arriverà dopo. Se sarà ancora professionismo, saranno diverse le strade che potrebbero poi essere imboccate: ancora avanti con questa gestione, un campionato di basso profilo e spesa minima; un nuovo socio o apparato operativo (si vocifera di un ritorno di Antonio D’Arrigo come dg e la permanenza di Ezio Raciti in panchina); o ancora potrebbero riprendere immediatamente le trattative per una cessione, anche se né la pista che porta a Manuele Ilari (si è discusso di un supporto in quota di minoranza), né quella maggiormente esposta di Fabrizio Mannino, hanno convinto Sciotto. Cambieranno le carte in tavola? Mannino, che ha salutato per qualche giorno lo Stretto, sarebbe pronto a tornare in città nella giornata di domani per effettuare un nuovo tentativo. Ma sono discorsi virtuali, perché incombe ancora lo spettro del ritorno nel dilettantismo, che aprirebbe nuovi potenziali scenari, ai quali al momento nessuno vuole pensarci. Si spera che non vi sia nessuna sorpresa negativa per i già abbastanza provati tifosi della biancoscudata.