
Non c’è più tempo da perdere. Dal 18 maggio, quando il presidente Pietro Sciotto ha annunciato la sua decisione di lasciare il Messina, è passato un mese e, a 24 ore dalla scadenza del termine per le iscrizioni in Serie C, ancora non è chiaro il destino del club giallorosso. Tra trattative, pec, incontri, “due diligence”, patti di riservatezza, comunicati e conferenza stampa, sono trascorsi trenta giorni senza una conclusione. Come un anno fa, tutto si risolverà l’ultimo giorno utile: per garantire la partecipazione al prossimo torneo di serie C Sciotto avrà a disposizione due giorni per procedere al pagamento degli stipendi dell’ultimo trimestre, degli F24 per i contributi ed eventualmente a procedere con la fideiussione.
In cifre oltre un milione di euro che, a questo punto, solo il presidente potrà sborsare per non disperdere il professionismo, salvato due volte con tanti sacrifici, e in generale sei anni di gestione.
Come un’estate fa siamo arrivati al bivio e bisognerà davvero capire quale sarà l’epilogo: da un lato, investire ancora e permettere al Messina di salvare, fuori dal campo, quella salvezza ottenuta ai danni della Gelbison e, successivamente, pensare ad altri opzioni e, dall’altro, invece, uscire definitivamente di scena ma nel modo peggiore, abbandonando la barca e facendola affondare. È una corsa contro il tempo che, lo scorso anno, portò comunque a un lieto fine perché Pietro Sciotto, in un giorno, ha dimostrato di poter rispettare tutti gli impegni richiesti.
Il destino del Messina è nelle mani del patron giallorosso, anche se la situazione appare ancora più complicata rispetto a dodici mesi fa. Allora bastò una scintilla per rimettere in moto una macchina già pronta a ripartire, con il direttore generale Lello Manfredi (difficile ora la sua permanenza) e il diesse Marcello Pitino in attesa del via per avviare tutte le operazioni necessarie.
Oggi, invece, manca tutta la struttura: il ds Lo Giudice è pronto ad andare via (lo aspetta la Cavese in Serie D), appena 7 calciatori tesserati (non tutti sicuri di restare), il tecnico Raciti in dubbio e, in caso di iscrizione, si dovrà ripartire da zero per allestire uno staff dirigenziale per programmare la stagione.
L’incertezza dell’ultimo mese avrà ripercussioni anche nell’immediato futuro, ma intanto la priorità è l’iscrizione. Sciotto è chiamato a decidere, senza tentennamenti o ripensamenti: garantire la Serie C e, dopo, valutare se ascoltare ancora un’eventuale offerta di Fabrizio Mannino, rimasto in città e che potrebbe provare un ultimo tentativo per rilevare il club, optare per Manuele Ilari, con il quale sono continuati i contatti nelle ultime ore e si potrebbe ipotizzare una partecipazione minoritaria, o una terza ipotesi con un supporto esterno che potrebbe comparire nei giorni successivi alla fumata bianca.
Tutto dipenderà dalla volontà di Sciotto: nel 2017, quando si presentò per rifondare il Messina, era tutto nelle sue mani e, sei anni dopo, è ancora così ma con una prospettiva completamente diversa.
8 Commenti
giuseppe
19/06/2023 08:34
Sciotto, mal digerito dai piu, almeno ha messo soldi e faccia e fidandosi di presunti intenditori di calcio ha rimesso soldi, facendo giocare i piu con il suo giocattolo , nonostante, come apparso piu volte scritto sul stiscione di chi ritiene di essere tifoso, compreso l'ultima di campionato " Sciotto Vattene", bene vi ricordate quando fu criticata la MARE dei Franza, queste sono le conseguenze .A ben risentirci gente.
mesinese
19/06/2023 11:00
Sciotto cattivo , Sciotto bravissimo ? La verità è che un paesanotto some lo definiscono i messinesi che rispetto a tutti gli altri abitanti della provincia hanno sempre dimostrato una certa GRANDEUR ma de che ?? SE non era per questo paesanotto che ha cacciato tanti soldi in questi anni chissà in quale categoria eravamo !! Dobbiamo solo vergognarci che tanta GRANDEUR non esprima degli imprenditori capaci i mettere dei soldini e dimostrare l'amore per il Messina calcio , facciamo un esame di coscienza e vergogniamoci a prendercela solo con Sciotto
Joshua
19/06/2023 13:13
È la giusta conclusione per un padre padrone che non vuole perdere la sua roba e pur di non lasciarla ad altri la farà morire insieme a lui. Con questi personaggi non si potrà mai andare da nessuna parte e sono figli della pochezza di questa città, che ancora si dibatte per trovare una sua dimensione e collocazione, al di là di grandi progetti e sogni. Sì può solo sperare che riazzerando tutto, finalmente, città e squadra da qui a 10 anni possano trovare altra collocazione.
Santi
19/06/2023 14:11
Spero davvero di sbagliarmi, ma è prevedibile che il presidente Scritto non iscriverà la squadra e Messina sprofonderà, per l'ennesima volta tra i dilettanti. Una situazione dalla quale sembra che non si riesca ad uscire dal 2008. Ma è possibile che gli imprenditori messinesi non abbiamo a cuore le sorti calcistiche della Città, che siano così miopi, che non si rendano conto che il calcio, a livello professionistico, è un formidabile volano commerciale e sociale? Si resta senza parole per questo assoluto disinteresse.
SALVY58
19/06/2023 17:16
Sciotto, potrebbe ( o meglio avrà commesso ) degli errori ma non era obbligato ad acquisire il Messina Calcio. Lui l'ha fatto e con mezzi propri. Il Messina è un Serie C ma date uno sguardo alle squadre dei tre gironi della Lega Pro, Ve ne sono parecchie che hanno giocato in Serie A. Dunque, perché criticate il nostro Presidente? Sappiate che solo la passione ti induce a gestire una squadra di calcio perché la famiglia Sciotto per il suo business non aveva bisogno di fare questo. Detto ciò: "Presidente non ascolti 4 tifosi che la invitano ad andarsene ma pensi a quelli che sono la maggioranza e che Le sono frati. Per favore, iscriva la squadra e dopo faccia ciò che vuole. Un messinese che vive a Parma.
Antonio
19/06/2023 18:20
Fino all’ultimo, lo striscione “Sciotto vattene” ha campeggiato in curva; ci giocavamo la serie C!!!. Se in questi anni il calcio non è del tutto scomparso a Messina, lo dobbiamo solo a lui. Avrà commesso degli errori, ma è stato l’unico che ha tirato fuori i ,SUOI, soldi. Anche tanti!!! Al posto suo, molti sarebbero andati via prima. E oggi se non interverrà ancora lui, spariremo. Ma lo striscione è pronto ancora a campeggiare. Perché concretamente i tifosi organizzati , autorità e altri, non intervengono facendo in modo di garantire almeno 3000 abbonamenti? Vi rendete conto che si è andati avanti con 300/500 spettatori a partita. Presenti solo gli irriducibili. Non si fa così
Giuseppe
19/06/2023 23:18
Ritengo che una (secondo me improbabile) mancata iscrizione sarebbe un onta troppo grande per il presidente. Lui sicuramente è un tifoso come noi della Biancoscudata e non certamente una sorta di "becchino" stile mr normalità al secolo Proto. Però, pur non condividendo in questi anni le contestazioni continue( soprattutto le offese personali), devo sinceramente ammettere che il suo operato e tante sue discutibili scelte hanno portato a questo clima ostile nei suoi confronti. Pure il fatto di dire tutto e il contrario dopo 2 ore non ha aiutato...cmq basta ricatti presidente. Faccia il vero tifoso e dopo si faccia dare quanto le spetta da uno dei potenziali acquirenti. Solo per la Biancoscudata
Maurizio
19/06/2023 23:26
Tranquilli, i tifosi che hanno contestato Sciotto persino a salvezza conquistata, faranno una cordata e rileveranno la società garantendo solidità economica e futuro roseo per un Messina vincente...andate a lavorare cialtroni....poi ci offendiamo quando ci dicono buddaci...