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Messina, riflettori sugli incartamenti. Il sindaco "incontra" un terzo soggetto

Avviata la doppia “due diligence” coi consulenti di Ilari e Mannino per valutare conti e stato patrimoniale del club

Doppia “due diligence” attivata, riflettori puntati sui bilanci del Messina. I gruppi che nei giorni scorsi hanno palesato via pec la propria volontà di rilevare il club, stanno studiando i conti prima di tentare l’accelerata finale per provare a subentrare al timone dell’Acr. Non si registrano novità rilevanti sul fronte delle trattative, la fase è quella delle valutazioni, da una parte e dall’altra.
Le prime proposte sono state messe sul piatto, seppur a quanto pare ritenute non pienamente convincenti dal presidente Pietro Sciotto. La partita ora si gioca su un doppio binario. Il primo riguarda la differenza tra debiti-impegni da onorare (stipendi e contributi dell’ultimo trimestre; imposte e fiscalità rateizzate; altre voci extra da saldare) e crediti (quote valorizzazione di giocatori in prestito, contributi di Lega e premialità under). Perché è importante? La quota individuata andrà sottratta dall’offerta presentata dai due soggetti interessati, il restante rappresenterà la “buona uscita” che l’attuale proprietà chiede per passare la mano. A parziale “risarcimento” degli sforzi profusi nei sei anni di gestione, ma anche a garanzia della solidità dei soggetti in campo.
Però, proprio su questo non c’è ancora accordo, visto che la richiesta di chi ha annunciato di volere cedere si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro. Mannino ha presentato una base d’offerta di 2 milioni di euro circa, quindi per arrivare a un punto d’incontro bisognerà necessariamente negoziare. Non è noto, invece, a che punto starebbe la forbice con il gruppo rappresentato dall’imprenditore romano Manuele Ilari, visto che vige ancora il patto di riservatezza. Però è filtrata la possibilità che questa quota possa essere “spalmata” su più anni, previa garanzia bancaria a copertura.
Si analizzano allora i numeri per trovare punti d’incontro, di contatto, per giungere al “closing”. La “deadline” si avvicina, più che altro perché incombono le scadenze da rispettare, propedeutiche all’iscrizione al prossimo campionato di Serie C.
«Ho fatto il possibile, adesso aspettiamo sviluppi - ha detto ieri il sindaco Federico Basile -. Molto ovviamente passa dalle volontà del presidente Pietro Sciotto, che dovrà valutare le proposte pervenute e decidere di vendere davvero. Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, come Amministrazione, garantendo anche la disponibilità degli impianti ai potenziali acquirenti». E in effetti degli spiragli per rimanere in vita e non vanificare gli sforzi profusi sul campo per salvaguardare la categoria, ci sono. La solidità dei soggetti interessati potrà essere dimostrata coi fatti, a stretto giro peraltro: in questa fase va assolutamente difesa la necessità di dare continuità alla storia giallorossa.
Anzi, nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori novità: «In giornata è programmata una call con un avvocato che rappresenta gli interessi di un’altra realtà, aspettiamo anche in questo caso una mossa ufficiale e poi vedremo il da farsi», ha aggiunto Basile.

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