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Oliver Kragl: «Messina da salvare a tutti i costi»

Leader tecnico e uomo spogliatoio, l’esterno tedesco non nasconde le emozioni dopo l’incontro coi tifosi. «Fino a gennaio era tutto nero, ora sappiamo quanto valiamo. Giochiamocela senza paura. Sono stato in tante piazze ma mai ho trovato un gruppo così, questa è la nostra vera forza»

Leader tecnico e uomo spogliatoio, il Messina punta molto su Oliver Kragl per salvaguardare la categoria nella doppia sfida playout contro la Gelbison. L’esterno rappresenta un punto di forza assoluto dell’organico giallorosso, tra gli acquisti più riusciti del mercato di gennaio, amatissimo dalla tifoseria. La sua classe, le giocate e la personalità, sono un faro per l’intero ambiente giallorosso da mesi e lo saranno ancora, in questi ultimi 180 minuti di stagione. In cui ci si giocherà tutto e ogni altra cosa va messa al momento da parte.
È emerso anche dall’incontro coi tifosi di mercoledì pomeriggio al “Franco Scoglio”. Che emozioni avete provato?
«È stata una cosa bella, abbiamo visto che sono al nostro fianco. Propositivo perché capisci che la gente ti sta accanto anche al termine di un’annata difficile. Il clima, quello che ci hanno detto, è stato perfetto per motivarci. Sensazioni che ancora adesso faccio fatica a descrivere. Ci hanno dimostrato che siamo un’unica cosa».
Che partita dovrà giocare il Messina ad Agropoli? Dovrà ragionare nell’ottica del doppio confronto o tentare subito il blitz, come avvenuto in campionato, peraltro con una tua doppietta?
«No dovremo giocare come se fosse l’ultima partita, senza fare calcoli, senza pensare a nient’altro che al nostro impegno. Abbiamo voglia, non dobbiamo pensare che ci potrebbe bastare un pareggio ma fare la nostra partita come sappiamo e come la stiamo preparando».
Sei parte di un gruppo che si è unito sempre più. È la forza di questo Messina?
«Sì la forza più grande che abbiamo è il gruppo, sono stato in tante squadre ma non ho trovato mai un gruppo così compatto e con tante belle persone. È questo il motivo per cui abbiamo fatto tanti punti nel girone di ritorno. Siamo davvero uniti. È la nostra forza più grande, non conta il singolo ma tutti quanti insieme ci sentiamo importanti e forti».
Il rigore sbagliato a Taranto è alle spalle. Anche perché nei tuoi confronti, come per il resto della squadra, è stato grande l’affetto negli ultimi giorni.
«Sì, ho percepito tanto affetto. È una cosa bellissima, fuori discussione. Anche quando ho sbagliato, abbiamo sbagliato, la gente ci è stata accanto. E ci accompagna, non ci vuole buttare giù ma stimolarci a dare sempre il nostro meglio. Un esempio è stato lo striscione che ho visto sotto casa, dalla terrazza. Ho pensato che i tifosi sono dalla mia, dalla nostra parte».
Dopo mesi di rincorsa e gli ultimi giorni un poco travagliati internamente, che clima si respira ora nello spogliatoio?
«Siamo tutti consapevoli della nostra forza. Nella nostra testa non c’è la paura di sbagliare ma sappiamo che vogliamo centrare l’obiettivo. Sino a gennaio si vedeva solo nero, aspettiamo adesso di completare quello che ci siamo posti come traguardo».
Cosa significherebbe per te regalare questa salvezza al Messina?
«Per me significa una cosa enorme, sono venuto qui quando era tutto brutto e abbiamo cambiato la stagione. Una sfida personale che vorrei ricordare per sempre. Tutti dicevano “dove vai?”, io ho assunto questa responsabilità e voglio portare la missione a termine. Non solo come giocatore ma anche come persona».

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