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Messina, le clamorose dimissioni del tecnico Raciti: ecco cosa c'è dietro.

Cosa c’è dietro? E' quanto si chiedono tifosi e semplici sportivi giallorossi dopo le clamorose dimissioni del tecnico Ezio Raciti alla vigilia della disputa dei playout salvezza.

Cosa è accaduto a Taranto?

La goccia fatale potrebbe essersi verificata nello spogliatoio tra il primo ed il secondo tempo dell'ultima gara di campionato disputata a Taranto e pareggiata per 0-0. Alla base della rottura pare vi siano difformità di vedute con la proprietà. Nello specifico l’allenatore non avrebbe gradito delle critiche che gli sarebbero state mosse per alcune scelte prese in recenti partite, ma soprattutto i toni utilizzati. Contrasti che si sarebbero addirittura palesati anche sotto forma di tentativi di ingerenze, evidentemente non graditi nella forma e nella sostanza, nell'intervallo della partita dello “Iacovone”. Qualcosa che avrebbe colpito nel personale l’allenatore, in aggiunta ad altri elementi che lo hanno convinto che non vi siano più le condizioni per andare avanti. Posto che nello spogliatoio di una squadra professionista non può accedere chicchessia nell'intervallo, facile ipotizzare uno scontro con il presidente Sciotto o con chi per lui. Qualcosa di certamente grave da indurre un tecnico al tentativo di gettare la spugna all'inizio della settimana che conduce ai playout. Fatto assolutamente inusuale.

Cosa può accadere ora?

Al momento le dimissioni annunciate da Raciti, vengono considerate irrevocabili. Se così fosse, andrebbero comunque ratificate dalla proprietà. Ma sarebbero già iniziate le operazioni diplomatiche per provare a ricucire lo strappo. In tal senso, le prossime ore diverranno cruciali per capire se vi siano i margini affinché tutto rientri, o si andrà verso un’inevitabile separazione. Qualora dovesse prevalere questa seconda ipotesi, sarà necessario trovare in fretta una soluzione, presumibilmente interna considerato che non ci sarebbero i tempi per l’adattamento di un nuovo trainer. Il vice Daniele Cinelli è un’ipotesi (in deroga), in alternativa Gaetano Di Maria o Alessandro Parisi dal settore giovanile.

Il cammino del Messina di Raciti

Raciti ha detto basta, facendo “leva” sul proprio score alla guida del Messina: dopo la salvezza della scorsa stagione, quest’anno ha totalizzato ben 30 punti. Un girone di ritorno super, spinto anche da un importante mercato invernale, che ha permesso ai peloritani di tornare in corsa per la permanenza risalendo dall’ultimo posto. Eppure di recente si sono registrati parecchi mal di pancia e malumori, sintomi di un nervosismo che stavolta, a differenza di altre, è sfociato in qualcosa di più rilevante. Campanelli d’allarme come la conferenza post-gara del ds Pasquale Logiudice dopo la sconfitta interna contro il Foggia. Questioni di rapporti, di aspettative per qualcuno disattese per qualche altro eccessive. Punti di vista difformi, ma che hanno nella classifica il giudice supremo e a quella bisogna fare sempre e solo riferimento. Il Messina ha chiuso la stagione regolare ai playout, si sperava potesse arrivare la salvezza diretta ma così non è stato.

Il comunicato dei giocatori

"Dopo aver "appreso sgomenti della volontà del Mister Ezio Raciti , guida imprescindibile di questo gruppo - si legge in un comunicato dei calciatori dell'Acr Messina -  di rimettere il proprio mandato, i giocatori esprimono la loro solidarietà al Tecnico e chiedono allo stesso di proseguire nel suo incarico, convinti ancor più di prima di raggiungere, tutti uniti l’obiettivo per il quale alacremente si è lavorato insieme dal 2 gennaio 2023 ad oggi".

 

 

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