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Messina, il Foggia è un altro bivio-salvezza

L’ultimo successo casalingo nelle sfide con i rossoneri risale al marzo 2016, ma i precedenti in Sicilia pendono dalla parte peloritana. Delio Rossi sui satanelli: «Giocheremo con il 3-5-2, dopo questa gara avrò le idee più chiare»

Un altro bivio, l'ennesimo della stagione. A quattro giornate dalla fine del campionato e con il discorso salvezza diretta ancora apertissimo, il Messina deve fare di tutto per ottenere bottino pieno contro un Foggia in crisi interna, reduce dall'ennesimo scossone tecnico che ha portato al ritorno di Delio Rossi dopo le dimissioni di Somma, a sua volta precedentemente subentrato a Gallo.
La spinta. Il Messina ci proverà con le tante armi a disposizione ma anche con la spinta dei precedenti. Sono venti le gare giocate in Sicilia tra le due formazioni, in quella che a tutti gli effetti può essere definita una classica del Sud. Peloritani avanti nel computo delle sfide disputate in Riva allo Stretto. L'ultimo successo giallorosso è però datato 2015/2016, partita ricca di emozioni e colpi di scena: Ionut porta avanti il Messina, pareggio di Iemmello e poi nuovo sorpasso di Martinelli. Arcidiacono, che qualche anno dopo passerà proprio al Messina, faceva 2-2 al 92' ma sempre nel recupero toccò a Fortino regalare la vittoria alla squadra allenata da Di Napoli. Il più recente blitz ospite è del settembre 2016, con la doppietta di Mazzeo in mezzo alla rete di Pozzebon. L'ultimo e più recente precedente invece è del febbraio del 2022: finita 1-1 coi gol di Russo e Turchetta.
Gran ritorno. «Sono molto emozionato, torno a casa, torno nella città che mi ha reso grande. A Foggia ho tutto: storia, ricordi e affetti. Torno in quella che sento la mia città. Forza Foggia», così Delio Rossi, emozionato ai microfoni del club, si è presentato da nuovo allenatore. «Non ho fatto trattative particolari, Questa possibilità la vedo come la chiusura di un cerchio. Arrivai a Foggia che ero ragazzino e ho ricevuto tantissimo. Quindi mi sembrava giusto mettermi a disposizione. Farò tutto il possibile affinché i tifosi abbiano una squadra di cui vantarsi. Il mio contratto scadrà il 30 giugno 2024. Al presidente ho detto che non posso fare miracoli ma mi dedicherò anima e corpo. Certamente lavoreremo sodo per provare a far bene. Il mio curriculum conta poco. Bisogna calarsi nella realtà che è la C ed occorre adeguarsi per provare ad uscire da questa categoria. Se stiamo qui dobbiamo ragionare da Serie C, partita per partita. Mi auguro solo che la piazza abbia pazienza e fiducia sapendo che il mio unico pensiero sarà il Foggia. La gara di Messina mi servirà per avere le idee più chiare sugli uomini a disposizione. Non posso permettermi di fare esperimenti né posso stravolgere le cose buone fatte finora, per cui giocheremo con il 3-5-2».

Ultime dall’infermeria. Perez è pienamente recuperato e dovrebbe tornare titolare. Da valutare invece l’impiego di Celesia e Konate. Kragl potrebbe accelerare i tempi ed esserci con il Picerno, col Foggia non ci sarà.

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