Nessun giorno di riposo, perché il calendario non lo permette. Il Messina, dopo la bella e importante vittoria sul campo del Potenza (sesto risultato utile consecutivo in trasferta), lunedì pomeriggio è subito tornato a lavorare al “Celeste” e, ieri, ha svolto una seduta di allenamento mattutina per preparare un’altra sfida delicata, un altro scontro salvezza contro la Turris, nella seconda gara consecutiva lontano dallo Stretto. Sarà l’ultima trasferta in Campania e, probabilmente, a cinque giornate dal termine, potrebbe anche cambiare gli equilibri nelle retrovie del girone C. Da un lato, infatti, i corallini, reduci dal ko (3-1) in casa del Pescara e in piena zona playout con 34 punti e, dall’altro, invece i peloritani che, per la prima volta nella loro difficile stagione, si sono tirati fuori dalla griglia spareggi salendo a quota 36 e, in mezzo, una Gelbison con 35 punti. Gran parte della salvezza delle due formazioni passa dal match di sabato (ore 14.30) allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco, dove saranno in palio punti fondamentali e che valgono davvero doppio nell’economia del campionato. La squadra di mister Ezio Raciti continuerà la settimana di allenamento questo pomeriggio, poi domani mattina e venerdì mattina la rifinitura prima della partenza. Giorni di valutazioni per lo staff tecnico, per una gara tanto importante quanto insidiosa: squadra al completo, ad eccezione degli infortunati di lungo corso e di Marco Fiorani, squalificato per un turno dopo il quinto cartellino giallo stagionale. Il centrocampista non ci sarà, ma in mezzo l’allenatore giallorosso recupera due pedine come Mallamo, assente per squalifica a Potenza, e Fofana, al rientro dopo due turni di stop inflitti dal giudice sportivo dopo il Monterosi. Si va così a ricomporre quello che è il centrocampo titolare, anche se nelle ultime giornate la squadra è stata compatta, non ha sentito il peso delle assenze e i sostituti hanno dato ampie garanzie con prestazioni di assoluto livello, come il difensore Baldè che, contro avversari di spessore, ha sempre offerto ottime prove. Anche a Torre del Greco il Messina parte da certezze come il 4-4-2 o 4-2-3-1, in base alla fase difensiva e offensiva e, proprio il reparto avanzato, con il rientro a pieno regime di Ibou Balde, decisivo anche a Potenza, non si tocca con Perez, Ragusa e Kragl. La Turris apre l’ultimo mese di campionato: dopo i campani, infatti, seguiranno le sfide contro Foggia, Picerno (fuori), Juve Stabia e Taranto (chiusura in trasferta) che dovranno definire il destino del Messina, che avrà 15 punti a disposizione per confermare l’attuale posizione o, almeno, mantenere il distacco di +8 sul penultimo posto, ora occupato dalla Viterbese con 26 punti, e centrare comunque la salvezza senza passare dai playout.