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La squadra si rinforza, Ragusa: "A Messina da protagonista". Domani sfida col Cerignola

Fiore all’occhiello del mercato giallorosso: «Stimoli giusti, rifiutate offerte dalla B per essere qui». Fumagalli: «Abbiamo riacceso la fiamma». Kragl: «Ancora molta strada per arrivare all’obiettivo»

Nino Ragusa: l’ultimo nome da urlo di un mercato invernale che ha rilanciato le ambizioni del Messina, ora convinto di potere salvarsi evitando anche i playout. Obiettivo che va conquistato sul campo ma guardando alla campagna di rafforzamento dello scorso mese inevitabilmente è accresciuta la fiducia, accompagnata dalla serie utile di cinque risultati di fila
L’ingaggio di Ragusa corona questo mini-percorso che ha riportato entusiasmo in tutto l’ambiente giallorosso. Le prime parole dell’ex Lecce in occasione della presentazione di ieri, fanno il resto: «Questa è una sfida difficile e allo stesso tempo affascinante - ha commentato il 32enne -. In carriera e fino allo scorso anno (promozione in A dalla B, ndr.) ho lottato per altri obiettivi, ma quando hai grandi stimoli non ci sono traguardi che tengano. Tornare vicino casa ha inciso ma anche le prospettive. Ho avuto offerte anche dalla Cadetteria ma alla mia età non penso di dover andare in un club per fare numero o dare una mano nello spogliatoio. Mi sento un protagonista». Sono in otto (assente l’attaccante Leonardo Perez per motivi personali) accanto al “ringalluzzito” presidente Pietro Sciotto, ma ovviamente le attenzioni principali sono dedicate al calciatore originario di Taormina, che dalla cintola in su può fare tutto: «Ho già parlato con il mister, dando massima disponibilità a muovermi da esterno ma anche da trequartista o prima punta se dovesse servire».

L’altro “big”, che ha già inciso segnando a Viterbo, è Oliver Kragl, giocatore di assoluto livello, personalità da vendere dentro e fuori dal campo: «Noi più grandi abbiamo cercato di dare un mano da subito a un gruppo unito, vogliamo salvarci ma c’è ancora parecchio da fare». A fargli ego Ermanno Fumagalli, talento e carattere, carico a molla alla sua seconda avventura in riva allo Stretto. Subito divenuto leader dello spogliatoio e punto di riferimento difensivo, guidando il reparto dai pali: «Siamo riusciti a riaccendere la fiamma, siamo stati bravi a far tornare l'allegria e la voglia di soffrire. Siamo positivi sempre, stiamo facendo bene, ma l’unica ricetta è lavorare». Tassello nella retroguardia è anche Michele Ferrara, arrivato dal Catania (Serie D): «Messina grande piazza, ho colto con convinzione questa opportunità che può essere un trampolino di rilancio della mia carriera, ho già 30 anni ma sono convinto di potere dar tanto, questo è il posto giusto».

Rimpolpata con profili buoni e pronti anche la “batteria under”. A cominciare da Christian Celesia, che ha approcciato bene nelle prime uscite: «Sono giovane e avevo bisogno di giocare. Il modulo a Potenza mi penalizzava, il mister faceva altre scelte, non sta a me commentare». Dal Sestri Levante torna a casa, invece, Peppe Salvo, ex Camaro, professione terzino: «Per me è speciale essere qui, sono pronto». Infine Lino Ortisi, trequartista talentuoso e che era titolare al Casarano in D, squadra allenata dal messinese Giovanni Costantino: «Era dispiaciuto che andassi via ma contento da tifoso giallorosso - ha detto il classe 2002 -. Conosco bene anche Raciti, mi ha fatto esordire in C. Contento di ritrovarlo». Sta meglio Helder Balde, titolare col Catanzaro ma vittima di un incidente domestico: «Sono a disposizione»

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