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Si ritrova un Messina che sarà stravolto

Urgono un portiere, due difensori e un terzino sinistro. In attacco quasi tutto da rifare

Il Messina si ritrova oggi al “Celeste” per preparare la prima sfida del 2023, cioè la gara interna di sabato prossimo contro la Virtus Francavilla (in probabile smobilitazione), che si disputerà alle 14:30 (fischio d’inizio anticipato rispetto alle 17:30 ).

Il gruppo sarà lo stesso che ha chiuso il 2022 a Crotone con la sesta sconfitta consecutiva, guidato da Daniele Cinelli in attesa che venga ufficializzato il tecnico con cui dovrà far coppia. Ancora nessun volto nuovo neppure nell’organico, che verrà stravolto dal ds in pectore Pasquale Logiudice. Una rivoluzione annunciata e considerata inevitabile, visti i disastrosi risultati della prima metà di campionato. Dove intervenire? Sicuramente nel comparto over, sia a livello di qualità che soprattutto di personalità: servono determinate caratteristiche nella lotta per salvezza. Urge “ sostanza”, non manca troppo il contorno. Ecco reparto per reparto qual è la situazione attuale.

Difesa. Si cercherà un portiere titolare, considerato che né l’under Daga che l’over Lewandowski paiono dare garanzie tali da poterne sancire la conferma tra i pali. Se dovesse partire uno dei due, potrebbero anche arrivare due nuovi estremi difensori. Per quanto riguarda gli altri interpreti della retroguardia, servono almeno due pedine. Camilleri spesso out per infortunio e Ferrini non hanno convinto, mentre seppur abbiano reso a fasi alterne, potrebbero restare gli under Trasciani, Berto, Filì e Angileri.

Laterali. La scorsa estate si è deciso di rinunciare a elementi come Thiago, Morelli e persino Rondinella, finendo con il dovere puntare sul “jolly” Fazzi (pare destinato a salutare), Versienti ma soprattutto adattando Konate (già in difficoltà da mezzala) e Fiorani (capace con l’impegno e la forza di volontà di fare tutto). Almeno un innesto verrà assicurato, la priorità è un mancino di ruolo che possa fungere da terzino ma anche da cursore a tutta fascia. Poi dipenderà dalle partenze.

Centrocampo. È il reparto che ha fatto meno male rispetto agli altri, ma si è comunque smarrito nelle ultime gare, quando le sconfitte a catena hanno inciso anche a livello psicologico. Marino era partito molto bene ma di recente è apparso completamente fuori giri. Pervenuto raramente il “vero” Fofana visto nella seconda parte della scorsa stagione: su di lui valutazioni in corso. Mallamo e Fiorani, come i colleghi giovani di difesa, possono starci nell’ambito di una struttura solida e strutturata. Ma anche qui servono una-due pedine di personalità ed esperienza nella categoria.

Attacco. Praticamente tutto da rifare. Ngombo pare destinato, una volta arrivata una prima punta prolifica e d’area, a essere tagliato. Balde e Curiale, che hanno agito da prima punta, hanno totalmente deluso e se dovessero arrivare offerte partiranno. Stesso discorso per Grillo, che si è acceso raramente e ha costi non in linea col rendimento. Iannone sembra avere potenziale inespresso, mentre rischiano di trovare sempre meno spazio Zuppel e Napoletano, che potrebbero tornare alle rispettive “case madri”. Catania, invece, potrebbe rimanere, specie come “slot aggiuntivo”. Ma occorre un intervento netto. Lo dicono i numeri, anche in questo caso.

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