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La “ricetta Sciotto” per (ri)salvare il Messina. "Lavoriamo su almeno 6 acquisti"

Il presidente pronto a nuovi investimenti ma tutto è legato a una tregua della vibrante contestazione dei tifosi

Pronto a rilanciare per salvare il Messina, ma a patto che vi sia una tregua per il bene comune. Il presidente Pietro Sciotto è un fuoco interiore di stati d’animo: sente in corpo la delusione per un campionato che si aspettava di ben altro tenore, ammette di avere sbagliato alcune mosse ma allo stesso tempo spera che l’ambiente possa ricompattarsi per spingere la squadra verso la salvezza.
«Ho già in mente cosa fare, dovremmo ufficializzare il direttore sportivo prima del nuovo anno, ci stiamo già muovendo e siamo pronti a inserire tra sei e otto giocatori in organico al di là delle cessioni, però bisogna dare valore a tutto questo, visto che viene preso di mira chi ha le colpe minori in questa situazione e vorrebbe investire ancora per raggiungere l’obiettivo». Il massimo dirigente è ferito dalla contestazione a oltranza di un parte della tifoseria nei suoi confronti, pur nella comprensione che i cattivi risultati fin qui ottenuti non lo esulano da responsabilità insite nella scelta degli uomini che hanno costruito e guidato la squadra sin qui. Accetta il malcontento degli appassionati dei colori giallorossi ma non digerisce gli insulti a oltranza anche mentre la squadra gioca, durante i novanta minuti. Crede di meritare maggiore rispetto per gli investimenti profusi nel periodo di sua gestione e anche quelli che si appresta ancora a sostenere, sul mercato e per l’ordinaria gestione del club. Insomma, gli stati d’animo e il contesto ambientale potrebbero avere un’incidenza nelle prossime mosse.
La missione resta riparare alle decisioni fallimentari del primo scorcio di questo torneo: «Ho accettato delle operazioni che non condividevo e che poi si sono rivelate sbagliate, ma quando ci si affida a qualcuno è giusto seguirlo e dargli spazio - ha proseguito Sciotto -. Personalmente non avrei fatto partire calciatori come Carillo, Morelli e Goncalves. Non ne avrei presi alcuni che sono arrivati, mi sono fidato». A livello di budget il costo mensile dell’attuale rosa per 21 calciatori è di circa 71mila euro, l’anno scorso per 29 atleti da gennaio in poi erano intorno agli 80. Evidente che siano state compiute mosse sbagliate, puntando su calciatori non all’altezza e peraltro con contratti superiori a quelli percepiti dagli stessi nel recente passato, che ne rende ora anche complessa una eventuale ricollocazione.
Però la situazione ormai è questa, l’unica cosa da fare è provarle tutte per invertire la rotta. Intervenendo al più presto. Per quanto riguarda il ds, ha perso quota la pista che portava alla dirigente reggino Filippo Marra Cutrupi. Giuseppe Pavone, ex Foggia, resta il primo nome nella lista, con il quale i contatti sono stati recenti. In corsa anche Pasquale Logiudice, ex Andria.
La squadra invece tornerà ad allenarsi il prossimo 2 gennaio, guidata ancora da Daniele Cinelli. Fiducia piena al “tattico” che è arrivato da secondo di Sasà Sullo, è tornato con Ezio Raciti ed è rimasto con Gaetano Auteri. Verrà scelto qualcuno che lo affianchi, potrebbe essere l’attuale allenatore della Primavera, Gaetano Di Maria, nuovamente Ezio Raciti o una terza figura.

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