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Messina, servono scelte immediate. Nuovo tecnico o fiducia a Cinelli?

I biancoscudati hanno chiuso il 2022 tristemente all’ultimo posto. La squadra a Crotone è apparsa viva, ma la situazione non permette di perdere altro tempo prezioso. Caccia al nuovo direttore sportivo

Le carte in tavola, ora. È il momento di prendere seriamente in mano la situazione e non far scorrere inutilmente altro tempo prezioso. Perché il Messina tempo da perdere non ne ha più. Non solo per una classifica a dir poco deficitaria, per un preoccupante ultimo posto, ma soprattutto a livello societario e tecnico.
La sconfitta contro il Crotone, prevedibile ma comunque arrivata al termine di una gara giocata con maggiore intensità dai giallorossi rispetto alle uscite precedenti, ha chiuso la prima parte di stagione lasciando spazio alla pausa natalizia che dovrà servire per cambiare il volto del Messina. L’1-0 dello “Scida”, contro la seconda forza del torneo, non deve illudere, forse proprio come successo con la buona prestazione della gara di andata (2-4 al “Franco Scoglio”), perché una reazione d’orgoglio dopo lo scossone di poche ore prima non può bastare per sperare in una seconda fase di riscatto.
La squadra ha giocato il suo ultimo atto del 2022 e, ora, tocca alla proprietà, ferma al comunicato di dimissioni del direttore sportivo Marcello Pitino e del tecnico Gaetano Auteri. «La proprietà si riserva di accettarle, per valutare la situazione e prendere una decisione nel più breve tempo idonea a garantire la regolare prosecuzione dell’attività sportiva della squadra».
Una riserva che resta ancora in piedi, perché, dal 23 dicembre ad oggi, pur con le festività in mezzo, resta il solito immobilismo e silenzio. Almeno da parte della dirigenza e del presidente Pietro Sciotto, dal quale è attesa una presa di coscienza e di posizione netta e quella «decisione nel più breve tempo» per cominciare a chiarire il futuro del Messina.
Innanzitutto, se sarà ancora Daniele Cinelli a guidare i giallorossi per il resto della stagione o si opterà per un nuovo allenatore e quale sarà il nuovo direttore sportivo. Due figure fondamentali da nominare «nel più breve tempo», perché, prima ancora del ritorno in campo (7 gennaio in casa della Virtus Francavilla), incombe la data del 2 gennaio quando si aprirà ufficialmente la sessione invernale di calciomercato e il club biancoscudato dovrà essere subito pronto ad agire, con tutte le componenti nei ruoli adatti, per intervenire «in maniera drastica, perché questo gruppo non è in condizioni di raggiungere il risultato, al di là dell’impegno dei ragazzi, che non si discute», come aveva dichiarato il direttore generale Lello Manfredi (unico superstite) dopo la sconfitta interna contro il Picerno.
Servono, dunque, immediatamente stabilità e chiarezza per cercare di rinforzare davvero una squadra alle prese con una netta crisi di risultati (6 sconfitte consecutive), senza vittorie dal 6 novembre (8 giornate e appena 1 punto) e con un gap dalla zona playout di 4 punti (Fidelis Andria a quota 15) e ben 12 dalla zona salvezza (Gelbison con 23 punti).

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