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Messina, si metta fine a questa farsa!

Un labirinto nel quale una parte attende che il divorzio sia sancito dall’altra. E tutto resta nel nefasto immobilismo

Fondo della classifica, risultati che continuano a non arrivare, dirigenti e allenatore al loro posto, atteggiamento in campo da ultimo giorno di scuola, tifoseria in contestazione da settimane, proprietà che attende (cosa non è dato sapersi anche se intuibile) e non prende un posizione: ma quanto ancora deve trascinarsi così passivamente il Messina in queste condizioni? Una scossa è auspicata da settimane ma ufficialmente non è ancora arrivata. Serve un cambio di rotta, perché qualsiasi tentativo effettuato finora non ha prodotto gli effetti sperati. Anzi. L’ambiente sembra essere travolto da sconforto e pessimismo, praticamente azzerate tutte le scorse di entusiasmo d’inizio stagione, annullate dal rendimento insufficiente della squadra ma non solo. Anche per come la crisi è stata gestita. Di chi sono le responsabilità? Sembra la situazione in cui appartengono per un pezzo a tutti e dunque, alla fine, nessuno se ne assume sino in fondo la paternità. E forse nemmeno le proprie. Un labirinto in cui una parte aspetta che sia l’altra a sancire il divorzio, rimanendo così in un nefasto immobilismo.

L’andamento parla chiaro

La proprietà non comunica, non difende chi ancora c’è né spiega perché si è deciso ancora di non cambiare: Sullo la scorsa stagione fu esonerato con 5 punti in 8 gare, il suo successore Capuano poi con 8 in 10 partite. A metà dell’attuale campionato il Messina ha in classifica 11 punti, ma soprattutto ne ha ottenuto appena uno nelle ultime 7! Con cinque sconfitte consecutive inanellate.

Ds e allenatore: uniti ma diversi

Le posizioni del direttore sportivo Marcello Pitino e dell’allenatore Gaetano Auteri sono diverse seppur unite a doppia mandata. Il ds ha un contratto, il tecnico un altro. Per cui chiuderli anticipatamente avrebbe uno sviluppo diverso. Però pare verosimile che saltato uno, saluti anche l’altro. Evenienza della quale pare non si sia ancora discusso. Ci si affida a quanto filtra ma non in versione ufficiale, visto che nessuno si degna di dare risposte a una piazza stanca e irrequieta, per quanto quasi ormai rassegnata al deludente e assurdo andazzo.

La squadra è ridotta all’osso

Intanto la squadra continua ad allenarsi per preparare la difficilissima trasferta di venerdì a Crotone, dove dovrebbe raccogliere punti che ancora lontano dallo Stretto non ha mai conquistato in stagione. Altro dato che dimostra il livello inadeguato dell’assetto creato, specie a livello di personalità. Gruppo ridotto al minimo numericamente tra infortuni e squalifiche. Minato interiormente da uno score disastroso, che ha tante colpe ma anche alibi. E siamo al solito gioco dell’oca.

Prospettive attuali e future

Insomma prospettive attuali tutt’altro che rosee. Ma è difficile essere fiduciosi anche in ottica futura, visto che non si sa nulla su quali strategie s’intendono adottare per venire fuori dal tunnel. Come si può fare una rivoluzione di mercato se chi sta al timone e lo staff dirigenziale-tecnico paiono ormai distanti tra loro? Bisogna mettere fine a questa farsa, uscendo allo scoperto, dicendo come stanno le cose e intervenendo.

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