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Messina collezionista di... vergogne

Ormai è chiaro che molte componenti del club vivano da separate in casa

È stata evitata la figuraccia del campo, rendendo agibile il manto erboso del “Franco Scoglio” per l’ultimo match casalingo dell’anno, ma non è stata evitata quella sul campo. Il Messina continua a collezionare sconfitte e pessime prestazioni, dando la possibilità anche al Taranto di prendersi i tre punti con una gara sufficiente: il massimo con il minimo sforzo. Quello che è mancato ai giallorossi, perché ridurre le azioni offensive nei soli minuti finali è troppo poco per cercare di ribaltare una gara, per cercare una vittoria che avrebbe frenato una crisi che sembra irreversibile. Cinque sconfitte di fila, 14 su 19 giornate, un punto nelle ultime sette partite e un ultimo posto in classifica a quota 11 è il bilancio di un girone di andata nel quale si è riusciti a fare peggio anche dello scorso anno: stessa posizione, ma con 14 punti e, soprattutto, con il pareggio contro il Catania e il successivo 2-1 contro la Paganese (prima di ritorno) che avevano ridato speranza a un gruppo affidato a mister Ezio Raciti, terzo allenatore stagionale, e rinforzato a gennaio.
A voler trovare l’unica nota positiva, il ritorno al gol dopo quasi un mese: la rete di Versienti ha interrotto la serie negativa di quattro gare a secco, pur restando il peggiore attacco del girone con 14 gol realizzati, come la Gelbison. L’ultima rete del Messina risaliva al 20 novembre, all’1-1 firmato da Fofana contro il Potenza. A livello difensivo, invece, i giallorossi arrivano al giro di boa con 33 gol incassati, seconda peggior difesa dietro alla Turris che ne ha subiti 34.
In una situazione sconfortante, inoltre, è la gestione interna a preoccupare. Continua il silenzio della proprietà, ma ci sarebbe una fase di valutazione in corso. Ormai è chiaro che molte componenti del club vivano da separate in casa. Le parti, società da un lato e staff dirigenziale e tecnico dall’altro, sembrano distanti e i risultati negativi non aiutano, ma nessuno ancora si muove. È evidente che qualcosa non funzioni più ma, pur nella necessità di dover cambiare rotta, sembrano che siano più i motivi per non separarsi, almeno al momento. Si va avanti con i limiti ben noti, perché si ritiene che non ci siano i tempi giusti per una rivoluzione, perché l’ultima gara del 2022 (prima giornata di ritorno) è in programma venerdì 23 sul campo del Crotone.
Ogni decisione potrebbe essere presa successivamente, sfruttando la pausa natalizia fino al 7 gennaio quando, prima di tutto, dovranno avere priorità gli interessi di squadra e di mercato per cercare di risollevare i giallorossi.
Intanto, il Messina ha ripreso gli allenamenti al “Celeste”, dove continuerà oggi con un’altra seduta in vista della trasferta calabrese: mister Auteri non potrà sedere in panchina perché squalificato per un turno per «condotta irriguardosa nei confronti del quarto ufficiale e una frase irrispettosa verso l’arbitro». Una gara di stop anche per il difensore Daniele Trasciani, al quinto cartellino giallo stagionale, mentre entra in diffida il centrocampista Andrea Mallamo.

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