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Il Messina non può più deludere. L'ex Raciti: «La città stia vicina alla squadra»

Domenica contro la Turris una gara molto delicata per l’Acr nuovamente ultima

Sale la pressione in casa Messina. Il pari interno di domenica contro il Potenza, subito in rimonta e con l’uomo in più, ha fatto scivolare i giallorossi nuovamente in ultima posizione, con 11 punti in 14 giornate, come Fidelis Andria e Viterbese (entrambe con i primi scontri diretti a favore), e assestato un altro duro colpo al morale della squadra di mister Gaetano Auteri. Se contro i lucani il successo era fondamentale, contro la Turris, che arriverà domenica al “Franco Scoglio” nel secondo match consecutivo interno, sarà obbligatorio. Un avversario con 15 punti in classifica, reduce dalla sconfitta casalinga contro il Pescara e, in generale, senza vittorie nelle ultime sette giornate, con appena due punti conquistati.
Sarà una Turris bisognosa di punti, proprio come il Messina che dovrà assolutamente sfruttare il fattore campo e iniziare nel modo migliore una settimana con tre impegni ravvicinati: domenica la sfida contro i campani, mercoledì 30 la trasferta a Foggia e domenica 4 dicembre altro scontro salvezza in casa contro il Picerno.
«Non è una bella situazione, ma credo che il Messina possa tirarsi fuori, sperando che il presidente non finisca l’entusiasmo. Viene contestato ma non c’è alternativa. Fa tutto quello che può, è innamorato del Messina e vuole a tutti i costi mantenere la categoria. La contestazione potrebbe essere dannosa per tutto il movimento calcistico», ha commentato l’ex tecnico giallorosso, Ezio Raciti, protagonista della salvezza dello scorso anno e intervenuto ad “Antenna Giallorossa”: «Bisogna ricompattarsi e raggiungere l’obiettivo», ha aggiunto Raciti, analizzando la situazione di squadra e dei singoli: «Fazzi può giocare sia a destra che a sinistra. Balde non è sicuramente un attaccante che fa tanti gol, ma se Auteri lo sceglie vuol dire che gli dà garanzie. Lì davanti il Messina fa fatica a realizzare».
La questione attacco si lega inevitabilmente con quella del mercato: la soluzione più rapida porta il nome di Maecky Ngombo, attaccante belga che da una settimana si sta allenando con i giallorossi. La fase di valutazione sembra superata e il classe 1995, punta centrale forte fisicamente, ha convinto lo staff tecnico ma serve il consenso della società. Intervenire subito o aspettare gennaio?
I numeri e i risultati farebbero propendere per il tesseramento senza temporeggiare ancora e averlo, in attesa del transfer, almeno a dicembre, ma il club potrebbe decidere di aspettare e avere alternative non solo tra gli svincolati.
«È importante che dia equilibrio alla squadra e porti benefici. Ci sono tanti aspetti da valutare, ma se per lo staff è funzionale al progetto Messina io ci credo – ha concluso Raciti –. Turris? Conterà solo la determinazione e la voglia di vincere o si creerebbe un distacco difficile da recuperare. Bisogna stare vicini alla squadra, la C è un patrimonio della città».

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