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Messina, piena fiducia in Auteri. Ci si aspetta di più dagli over d'esperienza

L'allenatore viene considerato al centro di un progetto tecnico e societario che va oltre l'attuale ultimo posto in classifica. Si spera che quegli elementi che per varie ragioni non hanno ancora reso al meglio, diano una scossa. Da valutare qualche scelta fatta in un organico che ha bisogno di "emanciparsi" per rialzare la testa

Non è minimamente in discussione la posizione del tecnico Gaetano Auteri sulla panchina del Messina. Lo ha ribadito informalmente la proprietà, mettendo a tacere le voci emerse fuori dall'ambiente giallorosso. L'allenatore di Floridia è assolutamente al centro del progetto tecnico del club, al di là dei risultati attuali e dell'ultimo posto che, ovviamente, rendono necessaria una svolta.

Tra l'altro è vero che fin qui la squadra ha raccolto poco, ma allo stesso tempo non si può negare che abbia giocato spesso bene, dimostrando idee e tenendo il passo fisicamente. Dimostrazione che sul piano dell'allenamento e dell'identità, sia stato fatto un buon lavoro. Fin qui non è bastato e all'orizzonte c'è un'altra complicatissima sfida, quella contro la corazzata Catanzaro, con tutta probabilità la formazione più forte del Girone C di Serie C. Un'altra trasferta difficile, dopo quella di Avellino, in cui la compagine biancoscudata dovrà proseguire il proprio percorso di crescita, di strutturazione, di accrescimento di quella maturità come singoli e come gruppo, che urge per risollevarsi in graduatoria.

Le mancanze, fin qui emerse, sono nelle ingenuità commesse, nell'attenzione che serve nella lettura dei momenti delle partite, ancora nel rendimento di alcuni atleti da cui la società, chiaramente, ha detto di aspettarsi di più. O per meglio dire, sono calciatori che vengono considerati a un certo livello che, per diverse ragioni, non hanno ancora raggiunto. E sono quelle figure che devono e “dovranno” accompagnare i tanti giovani con qualità ma ancora poche partite nelle gambe. Camilleri, Versienti, Fazzi, Fofana, Grillo e Curiale, per dire i principali: a loro l'Acr si affida per trovare la chiave di volta in campo e tirarsi fuori il prima possibile dalle sabbie mobili.

Sono state fatte delle scelte e sul valore dell'organico che vi saranno le valutazioni, in corso d'opera evidentemente, per capire se alcune possono essere state sbagliate. Leggasi fiducia su pedine non all'altezza della situazione. Dopo cinque partite si può iniziare a tracciare un primo mini-bilancio, ne serviranno altrettante probabilmente per comprendere (dirigenza e trainer) su chi puntare per il proseguo. Questa pare la strategia.

Sarà un campionato duro, con l'obiettivo salvezza da conquistare partita dopo partita, prestazione dopo prestazione. Con Gaetano Auteri considerato il “comandante” di questa truppa e punto di riferimento di un progetto che passa dalla permanenza in terza serie di quest'anno ma guarda anche oltre. Ma facendo un passo alla volta, ora la priorità è “emanciparsi” e iniziare a scattare, guadagnando lunghezze dopo l'iniziale calendario molto impegnativo.

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