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Il Messina crolla con l'Avellino dopo aver gestito la gara per un'ora

AVELLINO – MESSINA 2-1

MARCATORI:  22’ pt Dall’Oglio (A), 28’ pt Catania (M),  19’ st Russo (A).

AVELLINO (4-3-3) Marcone 6; Ricciardi 6, Aya, 6 Auriletto  6 Moretti 6; Dall’Oglio 6,5 (12’ st  Garetto 6), Franco 5,5 (1’ st Matera 6), Casarini 6,5; Ceccarelli 6,5 (12’ st Kanoute 6), Trotta 6 (28’ st Gambale 6), Russo 7 (45’ Rizzo sv). A disp. Pizzella, Antignani, Tito, Murano, Guadagni, Illanes, Micovschi. Allenatore: Taurino 6.

MESSINA (4-3-3) Daga 6.5; Trasciani 5 (1’ st Konate 5), Camilleri 5,5, Filì 4, Angileri 5,5; Fiorani 5,5, Marino 6, Fofana 5,5 (24’ st Napoletano 6); Balde 5,5, Catania 6,5 (38’ st Curiale sv), Iannone 5,5 (17’ st Grillo 5,5). A disp. Lewandowski, Berto, Zuppe, Ferrini, Versienti, Mallamo. Allenatore: Auteri 5,5.

ARBITRO: Emmanuele di Pisa 6.

NOTE: Spettatori 5000 circa, angoli 5-3 per l’Avellino. Espulso al 49’ st Filì (M) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Filì (M), Camilleri (M), Auriletto (A), Ceccarelli  (A),Trasciani (M), Russo (A), Konate (M), Moretti (A), Catania (M), Napoletano (M), Tito (A, dalla panchina) e l’allenatore Taurino (A). Recupero: 2’ pt, 5’ st.

La realizzazione dell’ex di turno Raffaele Russo condanna il Messina alla terza sconfitta stagionale in una partita che gli uomini di Tano Auteri avevano brillantemente gestito per un’ora, crollando poi dopo avere incassato il gol che ha deciso il confronto. Avellino in vantaggio al 22’ pt su calcio di punizione concesso per un fallo di Camilleri su Casarini, battuto da Jacopo dell’Oglio, messinese di Milazzo autore di una chirurgica conclusione dal limite con palla all’incrocio dei pali. Al 28’ pt Catania se n’è andato centralmente e dal limite dell’area, dopo essersi liberato dii Ricciardi, ha spedito un gran tiro che s’è insaccato sotto la traversa. Nella ripresa, il Messina comincia ad arretrare il proprio baricentro, lasciando maggiore iniziativa a un Avellino che al 19’ st torna in vantaggio. Azione prolungata nell’area degli ospiti con Trotta che gestisce il pallone nell’area piccola e riesce a girarsi per mandare verso Russo che, tra Marino e Fofana, ha avuto il tempo e lo spazio per deviare in rete la sfera smanacciata dal portiere, da due passi dalla porta.

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