È il giorno di un’altra sgambatura per il Messina che, nel pomeriggio, alla Cittadella sportiva (ore 17.30 a porte chiuse), svolgerà un allenamento congiunto con la Nuova Igea Virtus, formazione allenata da Pasquale Ferrara che sta preparando scrupolosamente la prossima stagione che la vedrà impegnata in Eccellenza. Un test con un’altra squadra del massimo torneo regionale, dopo le sfide con il Taormina a Santa Lucia del Mela e con il Modica. Domani, invece, sempre alle 17.30 e sempre alla Cittadella sportiva (ancora a porte chiuse) si alzerà il livello della competitività, poiché l’avversario sarà il Sant’Agata di mister Leo Vanzetto, formazione che si sta preparando per disputare il torneo di Serie D. Si ripete, quindi, nel corso di questa preparazione precampionato, la doppia amichevole per il Messina a distanza di 24 ore. Nelle scorse settimane ci fu l’esperienza con Messana (Promozione) e Taormina (Eccellenza), con mister Gaetano Auteri che schierò due formazioni differenti nelle due giornate di test, in modo tale da poter vedere tutti gli elementi a disposizioni per 90 minuti interi. Fra i calciatori confermati, pronti a disputare la seconda annata con la maglia peloritana c’è il centrocampista Amara Konate, voglioso di riscattare una stagione con più bassi che alti. Il 23enne calciatore guineano è stato spesso schierato da Auteri nel ruolo di esterno di centrocampo. Una posizione molto delicata e che richiede massima applicazione e abnegazione, in quanto, nel 3-4-3 del trainer siciliano, ai laterali vengono richiesti compiti di appoggio alla manovra offensiva, ma anche supporti difensivi, specialmente negli ultimi 25 metri di campo. Nella gara contro il Taormina, Konate ha dialogato spesso e volentieri con Paolo Grillo, terzo d’attacco (a destra) e, in più di una occasione, ha ripiegato per dare manforte al terzetto difensivo. Un ruolo inusuale per Konate che, solitamente, agisce nella zona centrale del campo. «Mi sto trovando bene – ha detto Konate –. Il mister mi ha proposto questo ruolo e ci stiamo lavoriamo giorno dopo gioco, perché l’obiettivo è stare bene in campo. Sto imparando a difendere oltre che ad attaccare, alle volte mi ha fatto giocare anche da terzino. Ogni giorno mi dà dei consigli e mi sto applicando per seguirli al meglio. Spero proprio di imparare ancora tanto perché solo lavorando sodo si potranno ottenere i risultati sperati». Magari, realizzando il primo gol fra i professionisti dopo i quattro realizzati in Primavera e al Torneo di Viareggio… «Nel campionato Primavera calciavo le punizioni davvero benissimo, anche dalla lunga distanza. Ma quando sono passati tra i grandi, in prima squadra, essendo un giovane non ho più avuto modo di provarci. Non mi sono esercitato e ho perso un po’ questa qualità. I miei calciatori guineani preferiti? Keita del Liverpool e Amadou Diawara che ha giocato a Napoli e, adesso, è a Roma con Mourinho».