A poco meno di un mese dal “gong” finale del mercato estivo, il Messina studia le operazioni da piazzare per completare l’organico che dovrà affrontare la prossima stagione. La dirigenza ha ben chiaro quanti e quali debbano essere i tasselli da inserire ma occorre trovare il modo giusto per arrivarci, rientrando nel budget stabilito e rispettando le idee dell’allenatore Gaetano Auteri.
Nelle prossime ore potrebbe arrivare la fumata bianca per due operazioni in entrata. Non sarà Cristian Riggio, molto vicino ma che alla fine ha preferito la Viterbese. Si tratta di profili giovani, uno che può rientrare nei ragionamenti per il minutaggio, l’altro già over ma “non troppo”. Si è quasi ai dettagli per questi atleti, si potrebbe chiudere nelle prossime 48 ore per poi ufficializzarli. Elementi che nonostante non siano avanti con l’età, hanno già maturato una buona esperienza in campo. Impegnato nell’affondo finale il ds Marcello Pitino, figura che più delle altre in questo momento è impegnatissima a definire le varie trattative.
Dopo i giovani si attendono ora quegli over che possano fungere da spina dorsale. Quali ruoli considerate ancora scoperti?
«Sicuramente qualcosa di sostanzioso verrà fatta a centrocampo. Avevamo fatto delle valutazioni, sono cambiate delle condizioni e quindi stiamo verificando come muoverci. In mezzo dovrebbero essere 2-3 i calciatori chiamati a dare sostanza alla base già in organico. Poi anche un attaccante e un difensore».
Che tipo di profili cercate?
«Calciatori che abbiano caratteristiche precise, non solo sul piano tecnico e tattico ma congeniali nel darci una mano a trascinare i giovani. I requisiti sono che abbiano un buona esperienza, personalità ma soprattutto motivazioni e voglia di mettersi in gioco. Senso d’appartenenza e voglia di contribuire alla causa, di dare qualcosa al di là dell’età».
Pazienza e oculatezza, perché le dinamiche del mercato possono cambiare da un giorno all’altro.
«Senza dubbio, quello che può sembrare fuori target oggi potrebbe non esserlo tra dieci giorni, non bisogna farsi prendere dalla frenesia. Penseremo anche alle uscite, alcuni non rientrano nei piani e si troverà una soluzione in modo che vadano a giocare».
Ma il Messina è in ritardo?
«Tutto sommato siamo nei tempi, rispetto a come eravamo partiti possiamo dire che abbiamo recuperato. Ovviamente c’è ancora del lavoro da fare, cercheremo di concluderlo al meglio in questo mese».
È un messaggio che bisogna essere bravi a trasferire ai tifosi, soprattutto quelli che si aspettano e sperano in una squadra pronta il prima possibile, competitiva da subito.
«Non voglio fare appelli, però ribadisco sempre quanto sia importante che tutta la città ci stia vicino. Parlo dei tifosi ma anche degli imprenditori, del tessuto locale. Il loro sostegno può aiutarci a fare qualcosa in più, fermo restando che daremo comunque il massimo per rispettare la tradizione di questa piazza. Sappiamo che c’è uno zoccolo duro sempre presente e un’altra fetta di tifoseria da risvegliare, ce la stiamo mettendo tutta con applicazione e determinazione».
A che punto sono le trattative con Curiale e Trasciani?
«Con Curiale stiamo valutando in maniera molto serena e condivisa, con lui, se vi siano le condizioni per giungere al matrimonio. Per quanto riguarda Trasciani, lo vorremmo ancora con noi, lui pure vorrebbe stare qui, va risolta la situazione con il Teramo e stiamo aspettando di capire come finirà. Comunque cercheremo di chiuderla per arrivare alla ratifica della permanenza».
Come giudica questa prima parte di preparazione tra Umbria, Roma e Cittadella Universitaria?
«Abbiamo avuto la conferma di avere ingaggiato ragazzi di prospettiva. Stiamo crescendo molto come approccio, il mister è tanto soddisfatto delle potenzialità che sta osservando. Stiamo dando il massimo con lo staff tecnico per allestire un impianto che possa dare soddisfazioni alla piazza, o quantomeno che non la faccia soffrire. Ovviamente non abbiamo la bacchetta magica né la sfera di cristallo per capire quali riscontri arriveranno ma i segnali sono positivi. Non facciamo promesse, preferiamo i fatti. Diciamo poi che fino a questo punto abbiamo avuto poche occasioni per testare il lavoro svolto, nei prossimi giorni faremo qualche confronto (si inizia oggi pomeriggio all’Annunziata con la Messana, ndr) che ci potrà dare qualche testimonianza in più e magari farci ragionare sulle strategie da adottare».
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