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Messina, iscrizione al campionato: è il giorno della verità

Scade il termine per presentare le domande. Non ci saranno altri appelli

Sono state ore di forte riflessione in seno alla proprietà del Messina, come dimostra il silenzio totale di ieri. Il presidente Pietro Sciotto dopo l’incontro di lunedì con il neo sindaco Federico Basile aveva dichiarato che sarebbe stato quello appena trascorso il giorno in cui avrebbe sciolto il nodo sull’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, ma evidentemente così non è stato. Il motivo può essere di sicuro ricercato nella necessità di pensare ancora a quanto accaduto nelle ultime settimane, alla verifica delle condizioni di una prosecuzione del percorso al timone del club, all’ennesimo salvataggio in attesa che qualche altro si dimostri pronto a subentrare. Bocche cucite. Non è ancora arrivata la risposta alla domanda che tutti i tifosi e gli appassionati si sono posti: il Messina giocherà anche il prossimo anno tra i professionisti?

A pochissimo dallo scoccare del gong, non è ancora chiaro. Ma inevitabilmente oggi si saprà se saranno inoltrate le ultime decisive pec destinate alla Lega, contenenti tutti i requisiti necessari alla partecipazione alla terza serie 2022/23. I toni ampiamente possibilisti di lunedì a Palazzo Zanca si sono un poco smorzati, seppur sia emerso che alla pratica si sarebbe «lavorato regolarmente giorno dopo giorno», e che all’appello sarebbe mancata solo la nuova fideiussione da 350mila euro da allegare alla domanda, rimanendo in essere la “gemella” dello scorso anno sino a dicembre solo a copertura del pagamento di stipendi e contributi spalmati sino a fine 2023. Problemi economici non ve n’è, neppure debiti societari o crepe nel gruppo che detiene la maggioranza dell’Acr. «Sono un imprenditore che vuole spendere, non guadagnare con il calcio, perché mi piace - ha ribadito Sciotto a Palazzo Zanca -, ma come accade in altre città, ad esempio Palermo e Bari. Sostenuto dal tessuto imprenditoriale e amministrativo».
Qualche segnale dalla Giunta comunale e da un gruppo di tifosi è arrivato. Sarà bastato a dare slancio alla missione? Sciotto avrebbe vissuto le ultime 24 ore con uno stato d’animo ancora combattuto. Da un lato la passione per il calcio e per i colori giallorossi, dall’altra la necessità di ascoltare tutto ciò che non lo convince e dare peso agli ambiti personali che vanno in direzione opposta. Il futuro del Messina è in bilico, anche perché avendo già goduto del beneficio della riammissione in D nel 2017, non è scontato possa nuovamente accedere a questa chance e rischierebbe quindi di dovere ripartire dal fondo del Dilettantismo. Tutti ragionamenti sul piatto, che spingeranno la bilancia da una parte o dall’altra.

Sostenitori con il fiato sospeso, alla ricerca di notizie che non sono arrivate fino a tarda sera. Oggi, non ci saranno altri appelli. Quel che fatto è fatto. L’attuale proprietà è nuovamente a un bivio: sarà ricordata come quella che ha salvato ancora una volta il Messina, dopo averlo fatto sul campo e avergli dato una ripartenza cinque anni fa, o come quella che ha tirato in remi in barca di fronte a una piazza tacciata di scarso sostegno?

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