AVELLINO-ACR MESSINA 1-1
RETI: 13' pt Aloi, 47' st Piovaccari.
AVELLINO (3-5-2): Forte 5.5; Dossena 5.5, Scognamiglio 6, Silvestri 4.5; Rizzo 5.5 (41' st Ciancio sv), De Francesco 5.5 (19' st Carriero 5), Aloi 6, Kragl 6 (33' st Mastalli sv), Mignanelli 5; Kanoute 6 (33' st Micovschi sv), Maniero 6 (19' st Murano 5). In panchina: Pane, Pizzella, Plescia, Tarcinale, Stanzione. Allenatore: Gautieri 5.
MESSINA (4-3-3): Lewandowski 6.5; Angileri 6 (31' st Rondinella sv), Camilleri 5.5 (8' st Trasciani 5), Carillo 5.5, Fazzi 6; Fofana 6, Damian 6, Marginean 5.5 (8' st Piovaccari 7); Russo 7, Gonçalves 6 (14' st Statella 6.5), Adorante 6 (31' st Busacco sv). In panchina: Caruso, Simonetti, Balde, Konate, Celic, Catania. Allenatore: Raciti 6.5. ARBITRO: Collu di Cagliari 6.5.
NOTE: Terreno di gioco in erba sintetica, temperatura fresca. Ammoniti: Camilleri, Maniero, Adorante, Gonçalves, Trasciani, Aloi, Mignanelli, Statella. Angoli: 3-5. Recupero: 1'; 5'.
Un’altra splendida impresa sul campo di una cosiddetta “grande”: dopo avere rimontato lo svantaggio sul campo del Palermo ed avere conquistato la sorprendente vittoria a Bari, la squadra di Raciti ottiene un altro risultato importante, un pareggio pienamente meritato per il Messina che ha avuto il merito di credere nella possibilità di evitare quella che sarebbe stata la quarta sconfitta di seguito.
Contro un Avellino che, dopo essere passato in vantaggio al 13’ con Aloi, non ha avuto la forza né la determinazione per mettere il risultato al sicuro, la formazione di Ezio Raciti è riuscita a giocare un secondo tempo di volontà e sacrificio, costruendo gradualmente il percorso per arrivare al gol del pareggio, realizzato da Piovaccari in pieno recupero.
L’Avellino è uscito tra i fischi del suo spazientito pubblico che non ha gradito l’atteggiamento irritante di una squadra che punta al secondo posto in classifica che ha invece concesso troppo spazio a un avversario che, pure occupando una posizione di classifica complicata, ha saputo sfruttare l’apatia e la scarsa volontà dei padroni di casa che hanno dimostrato di non avere la necessaria personalità per dominare la partita.
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