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Un Messina rinnovato e rinfrancato. Sciotto: "Adesso regnano tranquillità e ordine"

L'ultima apparizione ufficiale l'aveva voluta per fare chiarezza sulla frattura con l'ex amico Pietro Lo Monaco, chiedendo al contempo aiuto alla piazza per portare il Messina alla salvezza: il presidente Pietro Sciotto è tornato a parlare dopo il successo straordinario di Bari. Elogiando la squadra, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, rinnovando l'appello all'unione d'intenti con l'obiettivo di difendere la categoria.

«Siamo contenti per avere ottenuto questo successo in Puglia, credo sia la vittoria migliore dei cinque anni sotto la mia presidenza - ha esordito il numero uno del club giallorosso -. Ci aspettavamo una conferma dopo il secondo tempo di Palermo, dove avevo ammirato una squadra fortissima, ed è arrivata».

Ma cosa è cambiato dalla disfatta di Francavilla all'ottenere quattro punti in pochi giorni su due campi difficilissimi?

«Adesso si respira serenità e tranquillità, la squadra è messa bene in campo anche grazie agli innesti che sono stati inseriti in organico. Non meritiamo l'attuale posizione di classifica, dobbiamo risalire. Non parlo di cifre ma ho fatto tanti sacrifici, per Carillo, Celic e Fofana avevamo buone offerte che ho rifiutato».

Sui risultati positivi pesa il recente calciomercato ma per Sciotto anche rinnovati equilibri interni. Il presidente si affida «a un dg che già opera e presto verrà presentato», riferendosi indirettamente del consulente Lello Manfredi, e al ds Marcello Pitino: «La società non ha bisogno di altro, pagavamo dei problemi umorali, ora giochiamo liberi. La squadra è completa con elementi esperti che fanno rendere tutti meglio». Prima, invece, riferendosi all'esperienza con Pietro Lo Monaco a capo, «c'erano tensione e nervosismo, un'esperienza negativa. Sono responsabile di avere compiuto scelte sbagliate. Abbiamo migliorato nettamente ma non discutiamo più del passato. Quando le cose non vanno bene la società deve rimanere vicina come accaduto l'anno scorso. Da due settimane sono sempre con la squadra per incitarla».

Il gruppo sembra avere preso coscienza del proprio valore: «Non ci montiamo la testa, ci sono partite difficili da affrontare - aggiunge Sciotto -. Dimentichiamo Bari, bisogna dare il massimo per ripetersi. Restiamo uniti, serve l'aiuto di tutti, coinvolgendo sponsor e pubblico. A Palermo e Bari si registrano incassi e seguito, io non dormo la notte per quello che devo affrontare da solo, con un bilancio economico disastroso. Posso ancora investire ma la città deve collaborare e starmi accanto. Messina potenzialmente è degna di stare in C e sognare in grande».

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