Dopo una prima parte avara di soddisfazioni, il Messina si regala un Natale con un piccolo sorriso ma anche con tante incognite sul futuro. Il successo sulla Paganese, di mercoledì scorso, ha sicuramente innalzato l'autostima in casa peloritana. Anche la classifica ne ha beneficiato, come dimostra il sorpasso ai danni di Potenza e Fidelis Andria e il meno quattro, adesso, sulla salvezza diretta, in quanto il terzetto composto da Paganese, Monterosi Tuscia e Campobasso ha collezionato 21 punti, contro i 17 conquistati dai giallorossi. Adesso, però, la palla passa nelle mani della proprietà e, precisamente, nelle mani del presidente Pietro Sciotto che deve, nel breve volgere di qualche giorno, sciogliere le riserve sulla questione tecnico-dirigenziale. Mister Ezio Raciti, da buon traghettatore, nella sala stampa del “Franco Scoglio”, al termine del match con gli azzurrostellati, è stato chiaro e non ha lasciato dubbi: «Tornerò a fare ciò per cui sono stato chiamato», ha detto l'ex trainer del Siracusa, lasciando intuire il suo ritorno alla guida della Primavera 4. Ma sarà così? Pietro Sciotto cambierà ancora, accogliendo le dimissioni del “consulente” Pietro Lo Monaco e inserendo in organico altre figure manageriali e il quarto tecnico stagionale? Al ritorno dalle festività natalizie (ieri la squadra ha svolto l'ultimo allenamento del 2021, si riprenderà nel pomeriggio dell'1 gennaio per cominciare la preparazione al derby di Palermo) chi si presenterà al “Celeste” per guidare gli allenamenti? Chi si tufferà sul mercato per puntellare con 3-4 elementi di categoria questo organico? Tutti interrogativi che, nelle prossime ore, debbono trovare una risposta esaustiva. Il dopo Capuano, affidato a mister Raciti, ha portate novità e benefici. La squadra è apparsa più serena e più propositiva. Come dimostrano le reazioni avute ai pareggi di Catania (1 a 1, poi, comunque, finirà 2 a 2) e di Paganese, che hanno innescato una immediata voglia di rivalsa di un gruppo che ha lottato su ogni pallone senza lesinare energie. «Queste due partite debbono rappresentare un punto di partenza - ha detto l'esterno mancino Thiago Goncalves - per poter disputare un girone di ritorno importante. In queste due gare abbiamo giocato con felicità, liberi mentalmente e questo è stato decisivo per fare uscire le nostre qualità. Contro la Paganese sia a livello individuale e sia a livello di squadra abbiamo fatto molto bene e il successo è stato meritato». E l'abbraccio con cui Goncalves si è congedato da mister Raciti, subito dopo aver lasciato la sala stampa dell'impianto di contrada San Filippo, la dice lunga su come sia decisamente cambiato il rapporto fra il tecnico e il gruppo da Capuano all'ex del Pistunina. Le prossime ore, quindi, saranno decisive per capire che volto avrà il Messina del 2022. La squadra vista all'opera nella partite con Catania e Paganese ha dimostrato, se puntellata a dovere, di potersela giocare per la conquista della permanenza in Serie C. E contro gli azzurrostellati anche i tanti giovani (che fanno minutaggio) si sono ben comportati a partire da Fusco che, fra i pali, ha dato sicurezza ad un reparto difensivo che ha visto Fantoni disimpegnarsi molto bene. Ma oggi più che mai la parola passa a Sciotto.