Stavolta non può bastare la “semplice” chiacchierata a centrocampo e neppure una strigliata più veemente del solito per evidenziare che così non può andare. Se il Messina vuol venir fuori dalla delicatissima situazione nella quale è piombato deve andare a Taranto con il sangue agli occhi, giocando come se fosse davvero una finale playout, senza pensare all'avversario ma puntando tutto sulla propria voglia. Serve dare qualcosa in più delle ultime uscite, a livello di atteggiamento prima ancora che sul piano tecnico e tattico. Tirare fuori il 200%, perché evidentemente il 100% non basta. Andando oltre ogni problema, interno ed esterno: Catania docet.
Il lavoro settimanale è iniziato con la consueta intensità, proseguirà con lo studio del match all'orizzonte e con la predisposizione degli schemi da interpretare allo “Iacovone”. Mister Ezio Capuano al timone, confermato dopo il confronto interno alla proprietà di lunedì, non ha mai cercato alibi per infortuni e assenze ma anche lui ora è arrivato a un bivio. Vincere è l'unico modo per rilanciare classifica e morale, chiudendo la serie negativa di sconfitte lunga ormai quattro gare consecutive. Al netto dei limiti d'organico, urgono segnali a livello di impeto e approccio. E allora si darà sempre la stessa impronta a una squadra che si è mostrata fragile e in difficoltà? Difendere attaccando o attaccando difendendo come l'ex Avellino predilige? La compattezza funzionale delle prime gare ha ridotto di molto la soglia della creatività, ecco perché forse è giunto il momento di provare, senza perdere equilibrio, a cambiare. Dando un segnale.
Svolta 4-3-3? Tutto passa anche dalla disponibilità degli atleti. Saranno della sfida Fofana e Carillo, entrambi squalificati contro la Fidelis Andria. La loro presenza permetterà di avere più soluzioni in altre zone del campo. Liberando ad esempio il jolly Fazzi sulle corsie esterne orfane di Morelli, Goncalves e Sarzi Puttini. Adorante a parte, tra i pochi a salvarsi in questo disastroso avvio di stagione, serve più fame e reattività nell'affondare. Capuano potrebbe puntare su Balde, esterno in grado di creare superiorità tramite velocità e capacità di dribblare.
Il cambio di rotta immediato e “totale” auspicato da parte della piazza dopo il ko di domenica scorsa non è arrivato. Nella valutazione di andare avanti con l'attuale struttura tecnica sono stati considerati più fattori ma è ovvio che senza i risultati non si potrà rimanere impassibili mentre la nave affonda. Sarebbe stato forse utile conoscere motivazioni e stati d'animo dai diretti protagonisti, ma il silenzio stampa scelto dal club lascia spazio solo e interpretazioni (nelle quale sottotraccia talvolta si insinuano le illazioni). La sfida al Taranto, squadra che ha perso lunedì con la Juve Stabia mostrando però ottima salute, a questo punto diviene l'unico modo per capire se questo Messina è ancora vivo.
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