Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, avanti con Capuano. Almeno per il momento

La proprietà ha deciso di dare ancora fiducia all'esperto allenatore, rinviando nuove eventuali rivoluzioni a dopo la trasferta di Taranto

Avanti con Ezio Capuano, almeno per il momento. La proprietà del Messina ha deciso di dare ancora fiducia all'esperto allenatore, rinviando nuove eventuali rivoluzioni a dopo la trasferta di Taranto, che a questo punto diventa decisiva. Non solo per la guida tecnica ma anche per il progetto tecnico avviato di corsa questa estate e poi “resettato” con l'esonero di Sasà Sullo. L'avvicendamento con Capuano, però, non ha portato gli effetti sperati. Nessuna comunicazione è giunta però all'allenatore di Pescopano, che dunque oggi pomeriggio si presenterà al “Celeste” per dirigere il primo allenamento settimanale. Ieri si è tenuto un confronto tra il presidente Pietro Sciotto e il direttore generale Pietro Lo Monaco per analizzare a fondo i motivi che hanno portato a un crollo così accentuato, fino al penultimo posto in classifica. Ma si è scelta la strada della continuità, anche a livello dirigenziale. Delusa quella parte di tifoseria che chiedeva immediati provvedimenti, dimissioni o esoneri.

Certo, non si può però far finta di nulla. Lo scontro diretto salvezza perso in casa contro la Fidelis Andria ha accentuato all'ennesima potenza (semmai ve ne fosso bisogno) i limiti della squadra, di un organico che non può fare a meno in un solo colpo di interpreti come Sarzi Puttini, Goncalves, Morelli, Carillo e Fofana. In un contesto di squadra come quello dell'attuale Messina, pedine di certo importanti. Capuano non ha mai cercato alibi per le assenze, assicurando che i sostituti avrebbero offerto un contributo all'altezza. Ma il trainer non ha trovato la chiave per svoltare. Anzi, singoli fallimentari a parte, la squadra sembra essersi pesantemente smarrita. L'effetto elettroshock rappresentato dall'arrivo del tecnico, anche sul piano emotivo-caratteriale, di settimana in settimana è scemato. Lo dicono anche i numeri, nel confronto tra prime otto partite con Sasà Sullo e seconde otto: 5 punti nelle prime otto gare (1 vittoria, 2 pareggi e 5 ko; 10 gol fatti e 17 subiti), 7 punti nelle seconde (2 vittorie, 1 pari e 5 sconfitte; 7 reti segnate 11 subite). Troppo poco. Ma per la società c'è ancora speranza per evitare il peggio. Dunque per ora accantonate le ipotesi di un ritorno di Sullo o dell'arrivo di un ulteriore allenatore (tra i candidati Giacomo Modica, nessuna conferma invece sull'ipotesi Serse Cosmi).

Taranto crocevia, lo sa bene anche la squadra. I calciatori proveranno a fare quadrato compattandosi per tentare di superare la fase delicatissima, andando oltre delusioni, lacune e difficoltà. Servirà però davvero un acuto, una scossa anche per riconsegnare fiducia a una piazza che, “zoccolo duro” della tifoseria a parte, non si è accesa come sperato. Anche in questo caso, sono i numeri della partecipazione allo stadio a parlare chiaro: 304 paganti a Vibo contro il Palermo, 892 contro il Francavilla, 912 contro il Bari; 544 contro il Monterosi; 850 contro la Vibonese; 727 contro il Campobasso; 1270 contro l'Avellino, 425 contro l'Andria. C'è tempo per invertire il trend ma tutti sanno che la migliore cura, universale, sono proprio i risultati. Che danno pure credibilità e forza a un percorso.

Persone:

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia