Scena muta in campo e fuori. Il Messina, che per lunghi tratti della gara si è lasciato imbrigliare e dominare dalla Fidelis Andria, ha scelto la strada del silenzio nel dopo gara. Nessun tesserato, infatti, si è presentato in sala stampa per commentare e spiegare la prestazione e il periodo nerissimo che stanno vivendo Adorante e compagni. In un momento così delicato il club giallorosso ha deciso di non parlare. Immaginiamo per non scomporsi ulteriormente a caldo, ma almeno un esponente della società avrebbe dovuto metterci la faccia.
Certo, il volto di un delusissimo Pietro Sciotto non aveva bisogno di ulteriori commenti. Il presidente del Messina ha lasciato la tribuna del “Franco Scoglio” dopo la rete del vantaggio ospite (il 2 a 1 di Bubas su rigore) al 28’, aspettando all’interno dell’impianto la fine del match.
Contrariato e deluso per i risultati, il vulcanico patron dei peloritani potrebbe, in queste ore, anche adottare decisioni in prima persona. È chiaro che, dopo le opportune valutazioni, alcune scelte vanno prese. La quarta sconfitta consecutiva non può non far traballare la panchina di Ezio Capuano. Lo stesso Sasà Sullo fu esonerato allo scoccare del quarto ko di fila.
Fra la squadra e l’allenatore di Pescopagano non sembra essere scattata quella scintilla che avrebbe dovuto innescare il cambio di rotta. Il Messina è desolatamente penultimo in classifica e, adesso, alle porte lo aspetta un trittico di partite da far venire i brividi al polsi, prima del giro di boa. Doppia trasferta a Taranto e Torre del Greco e derby casalingo con il Catania.
I limiti di una squadra debole tecnicamente e, soprattutto caratterialmente, sono sotto gli occhi di tutti. Dopo sedici giornate se hai raccolto solo dodici punti e se sei davanti soltanto alla Vibonese (con cui hai pareggiato 0 a 0 davanti al pubblico amico) è evidente il fallimento del progetto tecnico iniziale. Una squadra costruita per le idee di gioco di un tecnico come Sullo che non ha nulla a che spartire con il modo di intendere il calcio di Capuano. Certo, se entrambi hanno raccolto solo le briciole, gli errori vanno ripartiti con chi ha costruito un organico che, alle prime difficoltà, si è sciolto come neve al sole.
La fiducia a Capuano sembra essere agli sgoccioli. In caso di altro esonero cosa farà la dirigenza messinese? Richiamerà Sullo o si affiderà ad un terzo allenatore? Così non si può certo continuare. Prima che la casa bruci e la risalita diventi troppo aspra.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia