Testa alta e fiducia. Il Messina guarda al futuro con ottimismo, rinfrancato dalla prima vittoria in campionato maturata domenica scorsa al “Franco Scoglio” col Francavilla. Di fatto, l'esordio stagionale in casa, considerato che l'unica altra sfida programmata tra le mura amiche era il derby col Palermo, che i biancoscudati sono stati costretti a giocare a Vibo per le noti questioni legate all'agibilità dell'impianto di San Filippo. Un aspetto di certo significativo, al di là delle presenze non ancora all'altezza di una piazza come quella peloritana. Sul migliaio scarso di paganti conteggiati a fine gara ha inciso in parte la protesta dei club organizzati che hanno deciso di seguire la sfida dalla collinetta, ma più in generale non si è ancora accesa la fiammella dell'entusiasmo che, magari, questa vittoria e qualche sfida particolarmente attesa potrebbe scatenare. Il tecnico Sasà Sullo, che conosce molto bene l'ambiente giallorosso, non a caso qualche settimana fa ha detto apertamente che il primo obiettivo stagionale è riavvicinare quanti più sostenitori possibili alla squadra, convincerli che il progetto è serio e lungimirante. Quello sportivo che lui stesso si è intestato assieme al “messinesissimo” ds Christian Argurio, prima ancora che quello societario parzialmente osteggiato per il ritorno non accolto con gradimento di Pietro Lo Monaco.
Una crescita costante
Il gruppo costruito in corsa continua a mostrare progressi settimana dopo settimana. E ha risposto bene, sapendo anche soffrire per arrivare all'obiettivo, dopo il ko di Monopoli. Sullo continua a puntare su dei punti cardini: difesa a quattro, alternanza in spinta sulle fasce, mobilità offensiva. Solo trovata una definitiva identità si potranno studiare delle piccole varianti al tema. Ma sono stati già comunque attuati degli adattamenti in corsa, in base alle condizioni della partita, come l'assetto maggiormente difensivo in occasione degli ultimi minuti casalinghi contro la Virtus.
Una sorpresa dai Dilettanti
Di certo tra le sorprese di questo inizio di stagione c'è Lorenzo Catania, classe 1999 arrivato nelle ultime battute di mercato, considerato mossa di secondo piano ma che nelle ultime due gare ha fatto vedere di poterci stare. Alla prima esperienza tra i professionisti, una vera e propria scoperta se si considera che fin qui aveva indossato “ufficialmente” solo le maglie di La Spezia e Accademia Pavese, tra Promozione ed Eccellenza, mostrando comunque sempre un buon feeling con il gol. In estate era stato in “tour” tra Carpi e Siena, prima che su di lui puntasse gli occhi il Messina.
Finalmente il ritorno a casa
Ieri primo allenamento al “Celeste” per il Messina che “torna a casa”. Certo l'impianto non è nelle migliori condizioni possibili però per il tecnico Sasà Sullo era importante per ragioni logistiche, perché ha da sempre espresso la propria preferenza per un campo in erba naturale, ma anche per trasmettere ai suoi quel senso di storia ed alimentare il valore dell'appartenenza. Per quanto riguarda il “Franco Scoglio”, il Comune continua a lavorare per potere ampliare la quota d'accesso ottenendo il via libera anche per gli altri settori dell'impianto.
Capitolo in fortunati
Da valutare le condizioni di Mikulic, Celic e Balde (sta meglio) che ieri hanno lavorato a parte. Valutazioni più approfondite si faranno dopo la doppia seduta odierna. Ci saranno a Potenza contro il Picerno sia Russo che Milinkovic, così come Fazzi: sono in gruppo ma il loro stato di forma va migliorato passo dopo passo. Si è invece sottoposto nei giorni scorsi a intervento Mattia Matese, dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio: «Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine in questo momento difficile, vorrei abbracciarvi ad uno ad uno - ha commentato il centrocampista sui social - Un grazie lo devo soprattutto al prof. Cerulli e la sua equipe. Ora inizia il countdown».
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