Adesso c’è l’ufficialità il Collegio di garanzia del Coni che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dall’Fc Messina contro la decisione del Consiglio Federale di non ammissione alla Serie C ha convocato le parti fissando l’udienza venerdì 6 agosto alle 12. Si è preso tutto il tempo previsto dal regolamento (tre giorni dopo la presentazione del ricorso ma entro i sei) dello stesso l’organo del Coni che, probabilmente, starà valutando con estrema attenzione tutte le giustificative della società, anche perché sa che in caso di verdetto negativo il club ha già annunciato che ricorrerebbe al Tar - l’ultimo grado di giudizio - il che significherebbe allungare i tempi fino ai primi di settembre ma soprattutto nel caso in cui il Tribunale amministrativo del Lazio dovesse dar ragione al club peloritano (si punta tutto sulla par condicio - vale a dire che non sono state riservate le stesse condizioni per l’iscrizione come ad altri club) scombinerebbe i piani della Lega costretta a quel punto a “riprogrammare” tutto e inserire i messinesi in soprannumero ma soprattutto con un calendario da rivoluzionare.
Nell’attesa del 6 agosto la società ha deciso di concedersi altri tre giorni di “riflessione” anche se lontano dai riflettori soprattutto Santi Cosenza, il vicepresidente che quest’anno dovrebbe ricoprire anche il ruolo di supervisore, a Messina in questi giorni proprio per gettare le basi sulla prossima stagione.
Sembrava una certezza, ma negli ultimi giorni è emerso qualche dubbio sulla riconferma di mister Massimo Costantino sulla panchina. L'incontro con la società sarebbe stato rinviato e l'ipotesi di un cambio alla guida non è da escludere: il primo nome è quello di Emanuele Ferraro, originario di Santa Teresa di Riva, allenatore della Primavera del Cosenza, ma anche ex Gelbison e giovanili della Salernitana.
Sul fronte squadra, invece, si registrano altri addii: dopo Fissore, Palma, Aita e Domenico Marchetti, anche l'attaccante Paolo Carbonaro ha raggiunto l'accordo con la Cavese, dove ritrova proprio Fissore e Palma. Da valutare, poi, le posizioni di Facundo Coria che potrebbe restare in Sicilia sempre in D, mentre i pezzi pregiati come Lodi, Agnelli e Caballero non sono, anche a livello economico, alla portata di tutti.
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