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Acr Messina: Rende da dimenticare (o quasi). Novelli indica la via, ora la risposta del gruppo

La sconfitta che non ti aspetti, quella in cui casca l’Acr Messina in casa dell’ormai ex fanalino di coda Rende. Il terreno di gioco in condizioni pessime e l’espulsione di Cristiani (come la successiva sul finale di Lomasto) influenzano un match che si è messo quasi subito su un binario sbagliato, poi gli errori difensivi fanno il resto. I giallorossi hanno provato, con voglia e motivazioni, a riprenderla nella ripresa trascinati da un super Aliperta, ma non è bastato ad evitare lo scivolone sul pantano del “Lorenzon”.

Pesano ancora una volta i tanti errori sotto porta, nel primo tempo così anche sul finale di gara, quando con la doppia inferiorità numerica i peloritani hanno comunque "rischiato" di riacciuffarla con Foggia. Situazione che obbliga adesso mister Novelli a porsi degli interrogativi, forse a girarne alcuni alla società. A parte lo stesso Foggia, servono più gol dalle punte esterne, sulla carta tra le migliori batterie del campionato ma nei numeri ancora troppo poco prolifici anche se per vicessitudini diverse. Servono più zampate di Arcidiacono, Bollino, Addessi, Cretella: che hanno le qualità per farlo. E ora, dopo il primo scorcio di partita, anche Manfrellotti scalpita ed è chiamato a dare una mano dopo le settimane fuori per il problema alla spalla.

"Non sono per nulla soddisfatto della prestazione - ha detto il trainer giallorosso Novelli a fine gara - Siamo stati poco aggressivi e determinati nel primo tempo. La squadra si è concessa troppe distrazioni contro un Rende molto più temibile rispetto a qualche settimana fa. Serviva un altro tipo di attenzione, soprattutto in considerazione del tipo di rettangolo di gioco. Non abbiamo ancora raggiunto la maturità che cerco. Il nostro obiettivo deve essere sempre quello di proporre gioco e segnare almeno un gol in più rispetto ai nostri avversari. Le occasioni non ci sono mancate ma non siamo stati cattivi. Nel secondo tempo siamo stati più decisi, riuscendo a impossessarci anche di diverse seconde palle. Abbiamo dato il meglio quando non avevamo più nulla da perdere. Nelle prossime partite voglio vedere la stessa rabbia fin dal primo minuto. Ora dobbiamo dimenticare questo ko per ripartire su nuove basi. Avremmo dovuto canalizzare le nostre energie nella ricerca del risultato e non disperderle per protestare nei confronti dell’arbitro. Non è nel nostro stile fare ciò". Toccherà, infatti, eventualmente alla società farsi sentire per alcuni episodi che da inizio campionato hanno penalizzato l'Acr: probabile che il club lo faccia già in settimana.

 

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