Parola chiave lavoro. Perché con l'applicazione, giornaliera, si può arrivare a dare continuità alla crescita. Dogmi che mister Raffaele Novelli cerca di inculcare ai suoi ragazzi. Non è un momento facile, bisogna trovare gli stimoli giusti senza poter annusare l'odore delle contese ufficiali. Ma si va avanti: «Eravamo in condizioni buone, sia sotto l'aspetto fisico che tecnico e tattico - esordisce l'allenatore dell'Acr Messina -. La squadra stava migliorando però c'è un motivo valido per fermarci, la salute. Nonostante tutto stiamo cercando di essere pronti per la ripresa. Dobbiamo recuperare una partita, con la Gelbison, posticipata tre volte. Siamo in attesa di capire quando la disputeremo. Intanto continuiamo ad allenarci. Viene difficile non avere una data che permetta di programmare, ma con la buona volontà e altri aspetti non molliamo».
È in fase di gestazione il nuovo protocollo della Serie D. Necessario e rigido per ripartire in sicurezza.
«Sono sincero, il calcio per me è spettacolo, ci devono stare i tifosi al campo. Già giocando senza il pubblico viene meno l'essenza di questo sport. Non dobbiamo dimenticare che la partita è un momento ludico, finalizzato al divertimento della gente. Ora non si può, sappiamo il motivo, ma di pari passo urge tutelare la salute. Continuare come prima dello stop sarebbe impossibile. Il protocollo deve avvicinarsi a quello dei professionisti. Se no è inutile andare avanti con quasi 50 rinvii settimanali e squadre che devono recuperare 3-4 partite».
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