A quasi due mesi dalla ripresa delle attività post lockdown il CUS Unime tira le somme di un lento ritorno alla normalità e nel programmare la prossima stagione sportiva ed agonistica, come di consueto pianificata dalla dirigenza gialloblu in questo periodo dell’anno, si trova costretto a doversi confrontare inevitabilmente con i pesanti strascichi economici conseguenti all’emergenza sanitaria ed al periodo di chiusura forzata, cosi come con il prolungarsi del contingentamento numerico dei fruitori delle diverse attività sportive, ancora obbligatorio per legge, e con la possibilità di un totale ritorno alla normalità che risulta ancora troppo incerto, almeno per l’immediato futuro. Partendo dalla ferma ed incondizionata volontà di continuare a fare sport al meglio e di garantire la pratica sportiva ai tantissimi associati che quotidianamente vivono le attività del Centro Universitario Sportivo, diventa allora necessario operare delle scelte di responsabilità, anche se sofferte, orientate ad una contrazione dell’attività agonistica a vario titolo in favore di una maggiore attenzione verso lo sport dei più giovani. Sarà garantita, infatti, la frequenza a tutti i campionati giovanili mentre con le categorie senior si parteciperà ai campionati di ingresso. Nel quadro di un complessivo ridimensionamento della programmazione sportiva gialloblù, dunque, potrebbe fare le spese anche la partecipazione al campionato di Serie A2 di pallanuoto maschile (la cui scadenza di iscrizione è ormai imminente), una vetrina importante non solo per il CUS ma anche per l’intera città che, però, l’attuale situazione economica non consente di poter svolgere in maniera decorosa. A tal proposito già da qualche giorno la dirigenza cussina ha avviato dei sondaggi per trovare il sostegno economico di diverse realtà imprenditoriali messinesi ma lo scenario attuale non ha consentito di poter avviare delle concrete strategie di supporto. La riserva sull’iscrizione del CUS Unime al campionato di Serie A2 sarà sciolta nel giro delle prossime ore, quando saranno vagliate tutte le ultime possibilità prima di dover optare per una soluzione decisamente poco gratificante per il CUS e per la città intera.