È iniziato un mese decisivo per la ripresa della stagione del grande ciclismo. Nelle prossime settimane si decideranno date e località degli appuntamenti più attesi in questa ripresa post-Covid. In primo piano, la partenza del Giro d'Italia, spostato a ottobre, ma ancora orfano di tre tappe, quelle ungheresi. In lizza, dopo i tentativi con Puglia, Lazio e Sardegna, sono rimaste ormai soltanto Sicilia e Calabria, con la prima adesso favorita per una clamorosa prima settimana tutta siciliana; in questo caso, oltre a un'inversione dell'esordio con l'Ungheria nel prossimo anno, si starebbe pensando anche una sorta di compensazione per il Giro di Sicilia, cancellato quest'anno dall'emergenza Covid. In dubbio anche il Mondiale, al momento ancora in Svizzera a fine settembre, ma che potrebbe essere sostituito da una versione araba nel mese di novembre. Vincenzo Nibali, invece, le sue scelte le ha già fatte. Il primo obiettivo dello Squalo è sempre il Giro d'Italia, per un tris che gli farebbe agganciare, tra gli altri, Bartali, Magni, Gimondi, Hinault. «Per me - ha confermato anche in questi giorni il campione messinese - l'obiettivo della stagione è il Giro d'Italia. Abbiamo tante gare importanti dopo la ripresa, anche se le Olimpiadi sono slittate; il Mondiale arriva in anticipo, quindi si può pensare di arrivare in condizione a una gara sempre difficile e affascinante. È prematuro fare un nome secco fra i favoriti del prossimo Giro, anche perché non abbiamo avuto modo di confrontarci in questa stagione; tra le sorprese ci può essere Evenepoel, che ha fatto vedere grandissime cose, ma di certo bisogna fare attenzione a Carapaz, il campione uscente». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina