Reduce da un Giro di Lombardia andato non proprio come auspicava, Vincenzo Nibali si è concesso tutto il calore del Festival dello Sport di Trento, dove ha parlato soprattutto del suo rapporto con il Giro d’Italia, vinto nel 2013 e 2018. «Desideravo sin da bambina poter correre, poi sono diventato professionista dal 2005 - spiega l’esperto siciliano, al suo ultimo anno con la Bahrain-Merida prima di passare, dalla prossima stagione, alla Trek-Segafredo - Erano poche le gare tappe, cercavo sempre di vincere qualcosa». A proposito di Giro, il presidente di Rcs, Urbano Cairo, svela che «da ragazzo non me lo perdevo mai, poi dal 2017 ho avuto l’opprtunità di vederlo da vicino. L’ultimo anno ho esagerato e ho seguito cinque tappe». «Non sono legato a nessuna edizione del Giro in particolare - spiega Mauro Vegni, direttore ciclismo Rcs Sport - ma mi ha dato molto la Grande partenza da Israele». Presente sul palco anche il ct dell’Italbici Davide Cassani.