Il gusto amaro di una sconfitta che lascia un grande vuoto. L’Fc fatica a mandar giù il risultato del “Franco Scoglio”. Punito dal velenoso sinistro di Luca Ficarrotta che è valso il quinto successo in altrettante gare di un Palermo furbo ed estremamente cinico.
Un episodio isolato in una partita per gran parte bloccata, studiata a tavolino nei minimi dettagli da Costantino e Pergolizzi, “spaccata” dal piazzato vincente dell’attaccante rosanero e dopodiché nuovamente addormentata dalla capolista. Un senso di vuoto che lascia anche qualche senso di colpa a un Fc incapace di esprimersi con le proprie caratteristiche principali.
È vero che dall’altro lato c’era la più forte del reame, ma quella vista domenica è stata solo la versione sbiadita della squadra giallorossa che nelle precedenti gare si era messa in luce per un gioco brillante e offensivo che domenica non c’è stato.
L’Fc è mancato nel momento in cui non ci ha veramente creduto. Non osando come avrebbe dovuto quando l’avversario si è un po’ seduto sulla partita. Non tenendo in considerazione che solo la vittoria avrebbe potuto dare una svolta al proprio deludente avvio di campionato. Essendoci, altresì, le condizioni per giocarsi la partitissima con un briciolo di coraggio in più.
Il Palermo ne ha vinta un’altra ma senza alcun figurone. Un’ordinaria gestione del match è bastata a tenere a distanza un avversario che si è scosso solo nell’ultimo quarto, quando il derby aveva preso la piega sbagliata. Sfiorando un pari che avrebbe meritato per quello che ha detto il rettangolo verde: l’uno a uno a quel punto era il risultato più giusto, ma conta la concretezza e il Palermo l’ha avuto al contrario di Carrozza il cui destro, più potente che preciso, ha visto sfumare l’ultima speranza di fermare la marcia rosanero.
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