La sua storia calcistica in Italia è, a dir poco, singolare. Due grandi chance che, ancora giovanissimo, Facundo Ott Vale, argentino cresciuto nel Boca Junior, è stato costretto a gettare alle ortiche provando un'amarezza che per quasi quattro anni lo ha spinto, in patria, ad occuparsi d'altro. Nel nostro Paese - come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, arriva a 15 anni con un carico di speranze, lo prende il Genoa. Ma al momento di tesserarlo salta fuori il problema legato ai diritti di formazione. Il Grifone, pur apprezzando il ragazzo, non intende pagare circa 150 mila euro al Boca. Disorientato, Facundo vuole restare in Italia ma le difficoltà aumentano con la morte improvvisa del procuratore che ce lo ha portato. Trova spazio tra i dilettanti del Palestrina, in Eccellenza ed il centrocampista riesce a contribuire al salto in serie D. Su di lui le attenzioni del Pescara di Zeman. Nel mosaico disegnato da Obbedio, in mezzo al campo, l'argentino dovrebbe ricoprire proprio il ruolo che ricopriva il ds quando giocava nel 3-5-2 di Cuoghi. Dovrebbe far coppia con Sampietro alle spalle del trequartista che sarà Crucitti. Ma per questo ci penserà Cazzarò che tra due giorni li avrà tutti a disposizione. Prima al Despar Stadium, poi a Chianciano.