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Messina, la vittoria con la Nocerina spazza via un po' di ansie sul futuro

Fabrizio Ferrante

Dopo l’ennesima settimana movimentata per l'Acr Messina, finalmente si è tornati a parlare di calcio. E la risposta arrivata dal campo è stata delle più confortanti per la tifoseria giallorossa, che per un pomeriggio ha potuto, momentaneamente, dimenticare le ansie sul futuro societario.

La vittoria sulla Nocerina (formazione che appena una settimana fa aveva battuto il Bari rilanciandosi nella corsa ai play off) ha offerto diversi spunti interpretativi.

Innanzitutto, la risposta del gruppo alla rivoluzione dei quadri tecnici e dirigenziali decisa dal CdA della società giallorossa in settimana, ha confermato come questi ragazzi, al di là dei limiti tecnici di un organico fatto e disfatto più volte in stagione, abbiano saputo compattarsi nelle difficoltà. La reazione in campo c’è stata, e non era assolutamente un fatto scontato, considerando l’insolito (quantomeno per tempistica) allontanamento di Biagioni, il tecnico che aveva ricostruito il gruppo dopo la precedente rivoluzione, quella del mercato di dicembre. Con una salvezza ancora tutta da conquistare, c’era, infatti, anche il rischio che si vanificasse tutto il lavoro e gli sforzi compiuti per tirarsi fuori dalla zona play out.

Probabilmente, anche il lavoro di Pietro Infantino ha avuto il suo peso; il tecnico agrigentino ha avuto l’umiltà di approcciarsi al gruppo con l’unico obiettivo di dare serenità alla squadra, lasciandola giocare come meglio sa fare.

Adesso, dopo i tre pesantissimi punti conquistati contro la Nocerina, risultato che ha consentito di raddoppiare, portandolo a quattro lunghezze, il vantaggio sulla Sancataldese (costretta al pari dal Troina), i giallorossi, dopodomani, hanno davvero il match ball contro il Roccella, partita che questo Messina può vincere per mettere la parola fine al discorso salvezza.

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