La vigilia di Messina-Nocerina si concentra interamente sulle parole di Paolo Sciotto, presidente del CdA dell’Acr che, nella giornata della presentazione di Infantino e Ferrigno (ma c’è anche l’annuncio del nuovo direttore generale, Giuseppe Cicciari) racconta la sua “settimana del cambiamento”. Ma la novità più grande di questo cambiamento è che probabilmente in casa Acr non cambierà nulla, e gli Sciotto saranno ancora al comando anche nella prossima stagione, “Sappiamo – ha dichiarato Sciotto - che il nostro mandato è a termine, fino al 30 maggio, ma oltre al compito di traghettare il Messina ho anche quello di dare un futuro migliore. Da febbraio ho visto solo chiacchiere da bar e sciacallaggi, e noi agli sciacalli non daremo niente. Venerdì sera ho ricevuto una telefonata da un certo Cosenza, che mi ha detto far parte di un gruppo di imprenditori milanesi; gli ho chiesto di inviare una mail al nostro advisor e ancora non è arrivato nulla.”. Ma Paolo Sciotto ha detto la sua anche su Lello Manfredi. “Mi aspettavo che mi stesse accanto, dopo avermi convinto di poter fare lui anche da segretario, ma così non è stato, e da lì passa la storia dei due punti persi contro il Città di Messina perché il ricorso è partito in ritardo”. Sui bandi per la concessione degli stadi: “Ancora non ho notizie, non ho sentito il Sindaco. Staremo alla finestra, ma i bandi si devono leggere si devono interpretare, non basta il titolo. Cercheremo di capire”. Su Biagioni: “Mi ha attaccato quasi fisicamente davanti ai ragazzi, e io non lo ammetto. Il suo mi è sembrato un atteggiamento premeditato, come se fosse già pronto ad andare via, a scappare dopo aver saputo della squalifica per la finale di Coppa. Ho capito che con la sua rabbia era compartecipe della mancanza di serenità della squadra. E’ arrivato alla sesta giornata con la squadra alle porte dei play out, e l’ha lasciata alle porte dei play out”. Su Torma: “Quando dice che per 13 giocatori ha speso 98mila euro manca rispetto ai giocatori. Adesso spendiamo le stesse cifre di prima, con la differenza che abbiamo professionisti importanti in panchina perché si è avuto paura di cambiare”. A Pietro Infantino il compito di portare la squadra alla salvezza e alla Coppa Italia. “Ho trovato – ha aggiunto il tecnico - un gruppo per me nuovo, ma in questo momento l’unico obiettivo è battere la Nocerina. Il mio lavoro è soprattutto mentale, dare un po’ di serenità, di concentrarci unicamente sulla partita; per il resto non c’è niente da cambiare. Non siamo ancora salvi, in queste ultime quattro partite può succedere di tutto, e quindi noi abbasseremo la guardia solo il 19 maggio”. Dopo Infantino, Fabrizio Ferrigno, chiamato a programmare la prossima stagione, nonostante il mancato accordo con Pietro Sciotto dello scorso anno. “Quando andai via da qui – ha aggiunto il ds - ho sempre mantenuto il rapporto con la famiglia Sciotto. Il mio lavoro inizia oggi, cercavo un progetto del genere, per programmare un campionato di vertice. Cercheremo di fare dell’Acr una società modello”. Sul cambiamento è intervenuto anche Alessandro Faranda, main sponsor dell’Acr con il marchio Fontalba: “Ho appreso – ha dichiarato Faranda - solo dalla stampa con stupore gli stravolgimenti che riguardano l'Acr e mi sento di manifestare vicinanza a chi improvvisamente non fa parte più di un team che, nonostante difficoltà ed errori, ha saputo risollevare le sorti della squadra, ancora in corsa per raggiungere alcuni importanti traguardi. Sto dalla parte di chi va allo stadio tutte le settimane e adesso vede nuovamente una profonda incertezza alla luce del repentino smantellamento delle direzioni”. Al termine della seduta di rifinitura, Pietro Infantino ha convocato 21 calciatori per la partita contro la Nocerina. Portieri: Meo, Prisco; difensori: Aldrovandi, Ba, Barbera, Dascoli, Ferrante, Sambinha; centrocampisti: Amadio, Biondi, Bossa, Cocimano, Janse, Pirrone, Selvaggio; attaccanti: Arcidiacono, Carini, Catalano, Mancuso, Marzullo, Tedesco. Squalificati Jairo e Traditi, infortunato Zappalà, l’undici titolare dovrebbe essere: Meo, Biondi, Aldovrandi, Bossa, Ferrante, Sambinha, Arcidiacono, Selvaggio, Cocimano, Amadio, Catalano.